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Al Direttore | 09 giugno 2021, 07:05

Statale Aurelia: situazione insostenibile nella zona di Aregai, lettrice "Semafori e code ormai da tempo" (Foto)

"Qualche giorno fa l’ultimo cedimento all’altezza del bivio per Cipressa che ha portato alla delimitazione parziale della carreggiata per cui è stato posto un semaforo provvisorio che è causa di code chilometriche"

Statale Aurelia: situazione insostenibile nella zona di Aregai, lettrice "Semafori e code ormai da tempo" (Foto)

Una nostra lettrice, S.C., ci ha scritto per lamentare la situazione della viabilità divenuta oramai insostenibile con i parziali crolli dell’Aurelia lato mare nella zona del porto di Aregai:

“Da diverso tempo è una continua chiusura di corsie con semafori e code di veicoli insostenibili. Qualche giorno fa l’ultimo cedimento all’altezza del bivio per Cipressa che ha portato alla delimitazione parziale della carreggiata per cui è stato posto un semaforo provvisorio che è causa di code chilometriche, per di più senza un senso plausibile, considerando che la frana ha interessato una piccola porzione di carreggiata e le auto possono tranquillamente transitare in entrambi i sensi di marcia contemporaneamente. E’ stato messo su il cantiere due giorni fa ed ora resterà lì per chissà quanto tempo, senza pensare a chi, ogni mattina, deve partire un’ora prima di casa per poter arrivare a lavoro o portare i bambini a scuola per tempo. Ieri mattina la coda era all’altezza di piani di Ciapin: quaranta minuti per riuscire a percorrere 2 km in macchina. E’ da considerare oltretutto la circolazione delle autoambulanze che in questo periodo passano ininterrottamente per raggiungere l’ospedale di Imperia visto la chiusura per Covid del nosocomio di Sanremo. C’è un’unica strada, l’Aurelia per l’appunto, che congiunge Imperia a Sanremo, se ogni volta che succede un imprevisto la soluzione è mettere un semaforo che paralizza la circolazione, lasciando i cantieri aperti per mesi, siamo messi peggio del terzo mondo. Sono profondamente amareggiata ed arrabbiata poiché vengono fatte propagande rivoluzionarie per poi avere strade dissestate, pericolose e che creano continue problematiche”.

Carlo Alessi

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