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Attualità | 28 aprile 2021, 15:15

Rezzo, dal Comune contributi alle aziende. Il sindaco Adorno: "Un aiuto per le nostre attività, ma attendiamo con ansia le somme urgenze per l'alluvione"

Ammontano a 16 mila euro i fondi per le piccole e medie imprese piegate dall'emergenza covid. L'ente, però aspetta ancora dal Governo oltre 3 milioni di euro per ristorare i danni: "dai privati un grande sforzo, ma dobbiamo onorare i nostri debiti"

Rezzo, dal Comune contributi alle aziende. Il sindaco Adorno: "Un aiuto per le nostre attività, ma attendiamo con ansia le somme urgenze per l'alluvione"

Anche a Rezzo, piccolo comune dell’alta Valle Arroscia, arriva un aiuto alle aziende da parte delle Istituzioni. Il Comune, guidato dal sindaco Renato Adorno, ha emanato il bando relativo all’erogazione dei contribuiti a fondo perduto per le attività economiche, commerciali e artigianali con sede nel territorio comunale. L'importo complessivo dei fondi messi a disposizione è di 16 mila e 55,70 euro ed è destinato a valere sulla quota della prima annualità del 2020. I beneficiari sono tutte le piccole e medie imprese che, però devo risultare ancora attive e no quindi in fallimento o con istanza di fallimento e liquidazione.

L’erogazione dei contributi a fondo perduto va quindi a coprire le spese di gestione come l’affitto dei locali dove si esercita l’attività economica, il  pagamento di stipendi ai dipendenti, le  spese per l’acquisto di beni e servizi necessari allo svolgimento dell’attività quali energia elettrica, acqua, telefono, manutenzioni, assicurazioni varie ma anche il pagamento delle imposte inerenti l’attività come l’Imu e la Tari. Le somme sono anche destinate agli interventi che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza. Verranno coperte dai contributi anche le spese per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti.

Il contributo, concesso nella forma del fondo perduto, relativamente all’anno 2020, è determinato nel 50% del fondo destinato alle  spese di gestione, 30% del fondo destinato sulle altre attività e il 20% per ristoro danni in conseguenza di chiusure delle attività a causa di provvedimenti nazionali o regionali connessi al Covid-19. Per le misure temporanee di aiuto il Comune di Rezzo prevede la possibilità di cumulo con le altre misure di sostegno già varate dal governo e dalla Regione Liguria. Si potrà fare domanda entro le 12 del 18 maggio.

“Il 2020 è stato un anno terribile- dice alla nostra testata il sindaco Renato Adorno- sia sul fronte dell’emergenza covid-19 sia per quanto riguarda i danni ingenti che il comune e le sue frazioni hanno avuto in seguito all’alluvione dell’ottobre scorso ed è per questo che abbiamo pensato di emanare questo bando proprio per agevolare le attività del territorio. Nel nostro piccolo, sottolinea il sindaco, vogliamo dare una mano alle persone che non hanno lavorato e quindi hanno gravi problemi. Questi contributi poi, non sono rivolte solo al passato ma guardano anche al futuro considerato che è possibile riceverli per il pagamento di Imu e affitti”.

Per il piccolo centro dell’alta valle Arroscia infatti, non solo l’ emergenza covid ha rappresentato un grande problema per la comunità, ma anche alluvione del 2 e 3 ottobre scorsi ha nuovamente pesato sulle casse del comune e dei cittadini. I danni stimati ammontano a 3 milioni  e mezzo di euro. La valanga di fango che ha investito la frazione di Cenova ha di fatto diviso in due il comune spazzando via anche due case e procurando guasti al depuratore e di conseguenza alla rete idrica e a quella fognaria. Per giorni gli operai del comune insieme ai vigili del fuoco del comando provinciale di Imperia hanno lavorato per eliminare i cumuli di fango dalle strade e l’enorme mole di detriti che la montagna ha trascinato con sé. L’impegno poi del Comune è continuato nei mesi a seguire. Sono stati ripuliti anche i tombini, i rii, e la viabilità con grandi sforzi è stata ripristinata.

Di queste somme, però ancora materialmente nulla è arrivata al Comune. “C’è stato detto che arriveranno a breve- spiega Adorno. Aspettiamo con ansia queste somme urgenze per rimettere in piedi il bilancio. Un comune piccolo come il nostro non può di certo sostenere questi interventi da solo. Abbiamo lavorato con ditte disponibili ad 'aspettare' poiché hanno capito che siamo in difficoltà la frazione di Cenova è stata quasi distrutta, c’è chi ha perso tutto persino la casa. C’è stato quindi un grande aiuto dei privati, ma prima o poi arriveranno le fatture e quindi noi giustamente dobbiamo onorare i nostri debiti”.

Angela Panzera

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