“Mi unisco al coro delle proteste per quanto accaduto ad Imperia il giorno 25 marzo 2021 allorquando una femmina di cinghiale in compagnia dei suoi cuccioli è stata abbattuta”. A scrivere un suo pensiero sull’argomento è il Presidente Regionale Federazione Italiana della Caccia, Avv. Andrea Campanile.
“La caccia – spiega Campanile - è una attività antica e nobile che, oltre ad essere disciplinata da leggi molto precise e stringenti, è altresì regolata da principi etici e morali insuperabili. Nessun cacciatore degno di tale appellativo avrebbe mai potuto compiere un gesto così vile ed ignobile. Confido che presto si faccia luce su tale triste vicenda ed i responsabili vengano identificati e puniti per quanto commesso. Sempre più spesso, a causa dell'aumento dei cinghiali in prossimità dei centri urbani, dobbiamo assistere ad interventi di prelievo che, seppur in certi casi comprensibili per la difesa delle attività umane, nulla hanno a che fare con l'esercizio dell'attività venatoria che noi conosciamo e che siamo orgogliosi di difendere".
"È triste constatare – conclude il Presidente Regionale Federazione Italiana della Caccia - che anche questa volta alcune associazioni ambientaliste abbiano utilizzato tale notizia per cercare di screditare la caccia ed i cacciatori che nulla c'entrano in tutto ciò”.