/ Economia

Economia | 13 febbraio 2021, 12:30

Zona arancione, l'iniziativa di Calvi (Fipe): "Renderemo pubbliche le fatture di quanto già pagato per San Valentino "

"Lo facciamo perché tutti si possano rendere conto della situazione, noi, come tutto il comparto, con questa decisione presa all'ultimo minuto, abbiamo perso decine di migliaia di euro, a livello nazionale si parla di 200 miliardi"

Zona arancione, l'iniziativa di Calvi (Fipe): "Renderemo pubbliche le fatture di quanto già pagato per San Valentino "

I ristoratori della provincia di Imperia stanno raccogliendo le fatture già pagate ai fornitori per il pranzo di San Valentino, che non avverrà per la zona arancione comunicata ieri pomeriggio e prevista da domani, e le consegneranno ai politici locali e alla stampa. A dirlo è il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Enrico Calvi, che già ieri aveva tuonato contro la decisione (QUI).

"Lo facciamo perché tutti si possano rendere conto della situazione, noi, come tutto il comparto, con questa decisione presa all'ultimo minuto, abbiamo perso decine di migliaia di euro, a livello nazionale si parla di 200 miliardi". Quello che contestano i ristoratori è la comunicazione arrivata all'ultimo.

"Da giorni noi addetti ai lavori, ma anche tutta la cittadinanza eravamo al corrente dell'aumento dei contagi, ci chiediamo perché allora istituire all'ultimo la zona arancione già da domenica, giorno in cui avremmo potuto avere una boccata d'ossigeno dal pranzo di San Valentino", si chiede Calvi, interpellato da Imperia News.

Già ieri sera alcuni ristoratori hanno annunciato la volontà di voler tenere aperto ugualmente, rischiando la multa. "Non so se qualcuno lo farà realmente, stiamo sondando il parere dei colleghi. Aprire sarebbe però una forzatura schizofrenica nei confronti dei clienti a cui abbiamo telefonato per disdire le prenotazioni".

Domenica era previsto il tutto esaurito in Liguria e in Piemonte. Un giro d'affari da 200 miliardi che pesa su una categoria già martoriata dalle continue chiusure. "Pensiamo anche a tutti i prodotti freschi acquistati e già in parte lavorati che dovremo buttare", riflette Calvi, che attacca il ministro della salute Roberto Speranza, "Ha evidentemente poco contatto con il mondo reale e con il mondo del lavoro, qui non si discute sulla sanità, ma della totale incapacità di gestire la situazione a livello nazionale in questa seconda fase, in cui è ormai chiaro che il sistema dei colori ha fallito. Di certo, ritrovarci Speranza come ministro della salute non è stata una bella sorpresa per noi".

Alcuni clienti, andando incontro ai ristoratori hanno deciso di anticipare il pranzo di San Valentino oggi. "Qualcuno lo ha fatto rendendosi conto della situazione, ma parliamo del 20 per cento", continua Calvi, che aggiunge: "Riceviamo telefonate per le prenotazioni anche da clienti francesi. Io spero che presto possano tornare, ma per ora non potrebbero neanche arrivare in Italia, mi chiedo allora se facciano controlli alle frontiere o si limitano a bar e ristoranti, dove, a differenza che in altre situazioni, come la comunità turca, le scuole o lo stesso ospedale non si sono verificati contagi".


Francesco Li Noce

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium