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| 09 febbraio 2021, 16:11

Coronavirus: anche oggi a Sanremo tanti francesi, mentre crescono i contagiati in troppi superano il confine

E’ un dato di fatto, numeri indiscutibili e, quindi, uno scarso controllo ai confini. E ci sembra impossibile che tutti i francesi visti oggi e sabato siano arrivati per ‘comprovate esigenze’.

Coronavirus: anche oggi a Sanremo tanti francesi, mentre crescono i contagiati in troppi superano il confine

La situazione in Costa Azzurra e in tutto il comprensorio delle Alpi Marittime è preoccupante. La conferma è arrivata questa mattina dal Prefetto Bernard Gonzalez, che ha nuovamente allertato sulla situazione sanitaria e sul tasso di incidenza che è ancora alto.

E, intanto, mentre dalla Francia rimbalzano notizie molto negative sui numeri del Covid, nella nostra provincia si prospetta una zona ‘rossa’, dovuta proprio all’andirivieni che si registra proprio dalla Costa Azzurra. Purtroppo, però, siamo nuovamente qui a rimarcare l’eccessiva presenza di francesi e monegaschi sulla nostra riviera.

Non vogliamo assolutamente fare la ‘caccia all’untore’ sia chiaro, ma semplicemente far notare che qualcosa non va. E’ fuor di dubbio che l’economia della nostra provincia è alimentata dalla presenza di francesi, ma questi in teoria non potrebbero venire in Italia. A meno di un tampone negativo nelle 72 ore precedenti o di comprovate esigenze.

Eppure sabato scorso e questa mattina (in concomitanza con i due mercati) Sanremo era piena di auto con targa francese o monegasca. E’ un dato di fatto, numeri indiscutibili e, quindi, uno scarso controllo ai confini. Sono tre: San Ludovico, San Luigi e l’autostrada, visto che Fanghetto è chiuso dall’alluvione di ottobre. E ci sembra impossibile che tutti i francesi visti oggi e sabato siano arrivati per ‘comprovate esigenze’.

Sabato scorso, complice anche la bella giornata, molti dehors di bar e ristoranti (finalmente aperti) erano pieni anche di francesi. In tempi normali sarebbe ‘manna dal cielo’ ma, vista la situazione attuale della Còte, è solo un rischio per la riviera di ponente che ora, guarda caso, rischia la zona rossa.

I numeri sciorinati dal Prefetto delle Alpi Marittime sono impietosi: dall’inizio della pandemia sono morti nel dipartimento 1.404 persone, delle quali 870 negli ospedali e 534 negli istituti medico-sociali. E, inoltre, il dipartimento ha un tasso di incidenza doppio rispetto all’intera Francia, anche se il tasso di positività dei test rimane stabile all'8,9%. Sempre nelle Alpi Marittime, gli ospedali sono in situazione critica, con il tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva vicino al 95%.

Pessime notizie sul fronte vaccini, visto che la campagna è praticamente ferma nelle Alpi Marittime, con gli unici che vengono fatti alle persone a rischio. Ad oggi sono 41mila le persone vaccinate e si spera di farli a tutti gli over 75 entro la fine di marzo. Il Prefetto ha escluso però la presenza di eventuali varianti ‘sudafricane’ del Coronavirus nel dipartimento.

Ora rimane il concetto di base: ben vengano turisti e soprattutto i francesi ma, se esistono delle normative e delle restrizioni, queste devono essere applicate perché non è accettabile dove ogni giorno parlare di contagiati, morti e di problemi legati al Covid e poi vedere in giro per le città dell’estremo ponente, persone che in teoria non potrebbero superare il confine.

Carlo Alessi

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