/ Politica

Politica | 20 agosto 2020, 13:15

Elezioni Regionali: Liguria Popolare punta su Bissolotti, "Una candidatura sanremese per far crescere la provincia di Imperia in regione"

Il percorso verso la candidatura, i valori civici, la condivisione del percorso politico con Forza Italia. Il progetto Liguria Popolare nella riviera dei fiori, presentato dal candidato Antonio Bissolotti, da Andrea Costa e Sergio Tommasini.

“Sanremo è il punto di riferimento di questo territorio se cresce ne beneficerà tutta la provincia di Imperia“.

Questo il messaggio lanciato dai vertici di Liguria Popolare dal Point Elettorale di via Roma 53 a Sanremo, in un incontro con i media a un mese esatto dalle urne per le elezioni regionali della Liguria. Mancano quattro settimane al voto del 20 e 21 settembre e il movimento civico ha le idee chiare su quale strategia andrà adottata. 

Nelle elezioni regionali, Liguria Popolare, in provincia di Imperia viene rappresentata da Antonio Bissolotti, avvocato di Sanremo, vicepresidente del movimento ed ex assessore al turismo nel comune matuziano. Oggi per la presentazione della campagna elettorale erano presenti anche il presidente Andrea Costa e Sergio Tommasini, coordinatore locale del movimento. 

E' stato proprio quest'ultimo a fare da padrone di casa introducendo gli interventi di Bissolotti, prima e Costa, dopo. "Questa è una candidatura sanremese che abbiamo fortemente voluto e che il nostro presidente ha fortemente difeso. - ha sottolineato Tommasini - Siamo un'unione dei moderati. Sanremo ha bisogno di tornare forte sulla provincia di Imperia e non deve essere sottomessa a nessuno. Dobbiamo guardare al futuro". 

LE INTERVISTE A ANDREA COSTA, ANTONIO BISSOLOTTI, SERGIO TOMMASINI E ANDREA ARTIOLI

Su quale sia stato il percorso politico verso la sua candidatura, Bissolotti ha affermato: "La mia candidatura arriva dopo un lungo percorso incominciato nel 2016, con al riattivazione  della Leonardo Da Vinci in cui pochi credevano e fummo stupiti quel giorno che mandando solo qualche whatsapp ci trovammo più di 300 persone a bere un aperitivo con noi. Capimmo che c'erano i presupposti per ripartire con un'avventura politica civica. Questo ci ha portato al Gruppo dei 100, alla candidatura di Sergio Tommasini con 100x100 Sanremo. A prescindere del risultato finale delle amministrative abbiamo un bilancio positivo perchè abbiamo preso più voti dei partiti tradizionali. Da quel momento ho avuto mandato per cercare una collocazione nelle regionali. Abbiamo parlato con tutti ma c'è sembrato naturale la collocazione con Liguria Popolare". 

"Non è passato neanche un anno e oggi tutti provincia di Imperia sanno che cos'è Liguria Popolare quindi il lavoro è stato fatto. Chiesi di non essere candidato. - aggiunge - Le cose cambiano ed evolvono. La stima e l'insistenza da parte di Maurizio Lupi e Andrea Costa sulla mia candidatura, alla fine mi hanno portato ad accettare".

"Questa è un'elezione confacente alle mie caratteristiche. - dichiara il candidato di Liguria Popolare - In Regione credo ci debbano andare uomini e donne che hanno dimostrato nella loro vita di avere competenza amministrativa, di aver dimostrato nei loro territori di saper fare le cose. La Regione ha competenze sempre maggiori. Oggi per un territorio che sia Sanremo, Bordighera, Ospedaletti, c'è bisogno di un rapporto con la Regione, molto più importante di quello che può avere con il Governo del Paese. Per questo ci devono andare persone di esperienza".

"L'esperienza non è una negatività. Io sono quello più conosciuto in provincia di Imperia, per questo ho accettato di candidarmi. - conclude Bissolotti - La mia vuole essere una candidatura profondamente sanremese ma non per fare gli interessi solo di Sanremo ma di tutta la provincia di Imperia perchè i voti non si prendono solo in questa città. Siamo convinti che Sanremo sia il punto di riferimento e se Sanremo cresce, si sviluppa l'intero territorio. Io farò nell'interesse della più bella provincia di questa regione". 

Sul messaggio politico di Liguria Popolare, il presidente Andre Costa ci ha tenuto a rimarcare che: "Noi preferiamo dialogo e il confronto anche con chi non la pensa come noi. Siamo convinti che dal confronto possano venire idee buone per la collettività. Questo è quanto stiamo cercando di fare in tutta la regione, nelle amministrazioni dove siamo presenti, sia con responsabilità di governo o controllo ma ugualmente propositive".

"Noi grazie agli amici di Sanremo e del gruppo dei 100 abbiamo completato il nostro radicamento sul territorio. Loro hanno scelto di trasformare la loro esperienza civica da comunale a regionale. Per noi è stato un valore aggiunto. Questo sarà un esame di maturità per noi, per capire se tutto quello che abbiamo seminato in questi anni è un seme che porterà dei frutti. Siamo convinti di sì. - spiega Costa - Abbiamo schierato in tutta la regione candidati competitivi, tutti o amministratori in carica o persone che hanno ricoperto incarichi nelle pubbliche amministrazioni, perchè siamo convinti che dobbiamo ripartire da lì, dal territorio e dal rapporto stretto con i cittadini".

Sulla condivisione del simbolo con Forza Italia, Costa ha offerto una chiave di lettura: "Forza Italia ci ha dato la possibilità di portare avanti la nostra esperienza con grande dignità e mantenendo la nostra identità. Credo sia la prima volta a livello nazionale che il simbolo di Forza Italia venga modificato per farci entrare un simbolo civico. Per noi è un'attestazione di stima e sia riconoscimento di quanto fatto in questi anni". 

"Da inizio legislatura, siamo l'unico gruppo in consiglio regionale a essere cresciuto nei numeri. Ho iniziato da solo e finiamo con tre consiglieri regionali. Il progetto civico è attrattivo e riesce ad aggregare. - prosegue - La scelta di Forza Italia è stata dettata dal fatto che ci è stato permesso di portare avanti la nostra identità. Abbiamo verificato anche altri percorsi. Una opzione naturale poteva essere di condividere il percorso con la lista del Presidente Toti, ma nel momento in cui in maniera legittima, il presidente ha scelto che non poteva esserci  una nostra riconoscibilità all'interno del simbolo, è apparso chiaro che quell'ipotesi non era più percorribile. Non mettere il nostro simbolo significava rinnegare 4 anni di storia, lavoro e i nostri membri. La nostra esperienza con Forza Italia non sarà né una fusione né una annessione. Si tratta semplicemente di due esperienze moderate con radici popolari comuni. Proviamo a condividere il percorso per mantenere in vita e possibilmente migliorare la presenza dei moderati all'interno della Regione".  

"Il nostro elettorato credo sia al 40 - 45 % fatto di elettori che ancora oggi non sanno chi votare e ahimè non sono forse convinti di andare a votare. Il nostro obiettivo non è traviare consenso da un partito a un altro. - conclude il presidente di Liguria Popolare - Anche nel rapporto con gli alleati avremo un comportamento di rispetto fino in fondo. Dobbiamo riallacciare quel rapporto di fiducia tra territorio, elettori, e politica ma prima di tutto sarà fondamentale mettersi a disposizione vicino ai cittadini". 

Nei prossimi giorni  ci sarà un vertice regionale con il presidente Giovanni Toti per definire il programma. "In quella sede porteremo i nostri valori e il nostro contributo" - rimarca Andrea Costa.

Stefano Michero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium