Una nostra lettrice di Imperia, S.D. di 35 anni, ci ha scritto per raccontare la sua storia per eseguire un esame:
“Ai tempi del Covid, sembra un controsenso, ma se soffri di disturbi respiratori, come nel mio caso di asma, stranamente ti ritrovi penalizzato. Perchè, nel caso in cui non puoi permetterti una visita privata, puoi solo contare sul servizio sanitario nazionale. Allora ti rivolgi al tuo medico di famiglia, che ti scrive l'impegnativa per la visita; ma quando chiami il CUP ti dicono che non è possibile prenotarla, perchè pneumologia al momento è troppo occupata a causa dell'emergenza Covid. Ed io mi chiedo se questo deprimente controsenso non sia una presa in giro. Ufficialmente dovrei essere più a rischio di altri, soffrendo di una patologia respiratoria. Allora il Cup ti fornisce un altro numero da chiamare, per essere preso a carico da un altro servizio. Lasci i tuoi dati, il tuo numero di telefono; ti dicono che verrai richiamato. Ma passano i giorni, e nessuno si fa vivo; e trovare qualcuno a quel numero è come un terno al lotto, perchè risulta sempre occupato. Sapere di non poter contare sul servizio sanitario nazionale, quando soffri di una patologia importante, credo sia una delle situazioni più infinitamente tristi che una persona possa vivere, e che, sinceramente, non auguro a nessuno”.