/ Politica

Politica | 26 luglio 2019, 19:55

Imperia: la Regione dà il via al commissariamento dell'Ato Idrico, all'orizzonte l'arrivo di Iren (foto e video)

Entro Ferragosto il commissariamento dell'Ato idrico, a guidarlo sarà una figura scelta dalla Regione. Il futuro dipenderà dal piano concordatario presentato da Rivieracqua il 10 settembre prossimo

Imperia: la Regione dà il via al commissariamento dell'Ato Idrico, all'orizzonte l'arrivo di Iren (foto e video)

Il commissariamento dell’Ato idrico si farà entro Ferragosto. Era già deciso, ma oggi lo ha ribadito la Regione, che con il presidente Giovanni Toti e parte della giunta si è presentata in Provincia, al cospetto del presidente Domenico Abbo e dei sindaci dei principali comuni e dell’entroterra, per discutere di ospedale unico, trasporto pubblico locale, università e ato idrico. Quest’ultimo il tema più dibattuto, con la discussione sull’individuazione dell’ente soggetto attuatore che dovrà spendere i 2 milioni di euro portati in dote dall’Assessore ad Ambiente e Protezione Civile Giacomo Giampedrone, dopo la deliberazione del consiglio regionale dello scorso martedì, per il nuovo tubo che collegherà il Prino con Diano Marina. Fondi che però dovranno rientrare in qualche modo all’ente. Come? Per esempio attraverso la bollettazione. Si arriverà dunque a un aumento delle tariffe, passaggio necessario, secondo regione e sindaci, per un servizio idrico adeguato.  

Dopodiché parte da oggi l’iter per il commissariamento. Spetterà alla Regione individuare una figura adatta per guidare l’Ato Idrico, come chiesto anche dai comuni. “Abbiamo avuto la risposta della Provincia alle nostre osservazioni nei giorni scorsi, da lì scattano i 45, quindi credo che prima di Ferragosto arriveremo con la proposta commissariale”, ha detto Giampedrone, che sulla possibilità di un’intesa con la Provincia su questo tema, commenta: “Non si fa con l’intesa il commissario, ma noi proporremo un profilo molto alto che abbia grandi capacità e che si sia occupato di questo nella vita”. L’Assessore non scioglie la riserva su chi sarà: “Abbiamo qualche profilo”, spiega.



Il neo commissario dovrà al contempo occuparsi della questione spinosa di Rivieracqua che oggi insieme alla Provincia e ai comuni gestisce l’Ato idrico. Il 10 settembre in tribunale verrà discusso il piano concordatario presentato dalla società presieduta da Gian Alberto Mangiante. Se il piano dovesse fallire, la società andrebbe in liquidazione e per il futuro si dà già per certo l’ingresso di Iren, socio privato che detiene già il 48% delle quote di Amat.  

Rivieracqua è in grave sofferenza e in arretrato con il piano di investimenti e in accordo con i sindaci abbiamo individuato la necessità di un commissariamento per prendere atto della situazione”, ha detto il presidente Toti, che ha poi parlato di una cabina di regia coordinata dalla Regione per le infrastrutture come l’aurelia bis, opera necessaria anche in vista della costruzione dell’ospedale unico.

Monitoriamo gli investimenti del 2019 e lavoriamo a quelli del 2020, sperando che vengano allargati i criteri di accesso che ci consentano di spendere i 200 milioni di euro che vanno messi nel piano di progettazione, che dovrà essere presentato entro l’autunno e attuato entro la prossima estate”, continua Toti, che insieme all’Assessore Ilaria Cavo ha affrontato il tema dell’università, che secondo i piani dovrebbe, attraverso il fondo strategico, mantenere il polo imperiese “arricchendosi per un progetto coerente al modello di sviluppo”, ha detto ancora il governatore.

Abbiamo ribadito con forza la volontà di Regione Liguria di investire sull’acquisto dell’immobile dove attualmente ha sede il polo universitario. – ha detto Ilaria Cavo - Abbiamo chiesto alla Provincia e ai comuni di presentare un progetto chiaro di vocazione per questo polo che sarà sicuramente un polo universitario, ma dovrà diventare anche un centro per sviluppo e promozione di questo territorio. Anche il prorettore ha sostenuto la nostra posizione con la possibilità di rendere il centro attivo per conferenze, summer school e territorio in generale. Un passo avanti importante di condivisione. A breve ci sarà un nuovo incontro operativo, ma la progettualità deve nascere dal territorio”.



Tornando all’Ato idrico, soddisfazione sul commissariamento l’ha espressa il Sindaco di Imperia Claudio Scajola: “La Provincia di Imperia è diffidata dal Ministero della Salute, è inadempiente sulla qualità del servizio, ha gestito per conto della Provincia, avendone avuto la concessione, Rivieracqua, per diversi motivi, ma lo ha fatto senza fare investimenti e manutenzione, anzi accumulando un debito di più di 6 milioni e mezzo. Mi pare evidente che fosse necessario che si intervenisse per commissariare l’Ato idrico con persona di alta professionalità che riuscisse a mettere ordine in questa vicenda dell’acqua. Abbiamo bisogno di una tariffa unica in tutta la provincia, che il servizio funzioni, che l’acqua ci sia, che ci siano investimenti e un costo contenuto. Credo che una figura terza di alta professionalità, come sarà individuata, possa avere le caratteristiche per riuscire a mettere ordine in una vicenda che riguarda il ciclo delle acque, e quindi anche i depuratori, che non sono manotenuti e creano problemi continui in tutta la provincia”.



Una scelta che a questo punto è necessario fare, perché dopo anni di lotta, di arrabbiature e senza ottenere mai nessun risultato vero oggi qualcuno viene a dirci ciò che avremo dovuto fare e non abbiamo fatto. – ha commentato il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori - Si è sviluppato tutto il ragionamento del problema dianese e di questa safena che non funziona tra Imperia e Diano Marina. Mi pare che abbiamo raggiunto un accordo e abbiamo parlato con Scajola, che è capofila del progetto che abbiamo firmato. Teoricamente se noi riuscissimo, come pensiamo di fare, a finanziare la quota oltre i 2 milioni finiremo almeno il primo pezzo incriminato. Pensiamo di poterlo fare e ci siamo resi disponibili per affidare il lavoro. Se poi domani il commissario decidesse di finanziare la parte che da Porto Maurizio arriva fino al nostro allaccio diventerebbe il completamento naturale dell’intera opera, al di là che mancherebbe poi il Diano Marina –Andora. Sono soddisfatto di questa riunione, abbiamo detto quello che avevamo in pancia da tempo e lo abbiamo detto a chi domani dovrà decidere. Spero lo faccia in tempi veloci dandoci la possibilità di dire ai nostri cittadini che abbiamo lavorato per un’opera seria . Non ci lascia dormire di notte pensare all’acqua e invece speriamo di poter dormire tranquilli da domani”.

Sul commissario: “Non abbiamo assolutamente espresso un nome come comuni, sarebbe stupido farlo e anche che il presidente accettasse qualsiasi nome. Loro sono in grado di scegliere e di farlo fuori dagli schemi, non venga mai dal territorio nostro un nome di un commissario perché sarebbe un passare alla vecchia maniera. Deve venire uno, carta bianca e governare le cose, nel bene o nel male ma governarle”.

Di poche parole, infine, il presidente della Provincia Domenico Abbo: “E’ una situazione complessa che si trascina dal 2012. La Regione ha fatto le sue scelte, e il commissariamento può essere un male o un bene. Rimaniamo in attesa di capire modi e termini”, ha detto al termine dell’incontro, di fatto prendendo atto della decisione della Regione. Presenti all’incontro di oggi, anche gli assessori regionali Marco Scajola e Gianni Berrino, quest’ultimo impegnato sul tema del trasporto unico locale.

Francesco Li Noce e Lorenzo Bonsignorio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium