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Attualità | 31 dicembre 2018, 11:53

Termina il 2018 e le Acli della nostra provincia rivolgono un pensiero a chi è più in difficoltà

Il richiamo forte va al Governo che in precedenza aveva dato prospettive di lavoro per forniture che non sono state confermate creando disorientamento e problemi allungati nel tempo e che, ad oggi, deve favorire al massimo la possibilità, tramite una guida sicura, di arrivare ad una soluzione che faccia ripartire la società tramite un processo di conversione che veda l’azienda strutturata all’interno del sistema italiano, cosi come gli Enti Locali stanno premendo.

Termina il 2018 e le Acli della nostra provincia rivolgono un pensiero a chi è più in difficoltà

Sul finire del 2018 e all’avvio del nuovo anno le Acli nel formulare i migliori auguri di buon anno ad ogni famiglia e ad ogni persona vogliono rivolgere un pensiero particolare a chi è più in difficoltà, evidenziando la necessità di non perdere le già scarse possibilità di lavoro.

Si sono soffermate in particolare, nell’ultimo consiglio Provinciale, sulla situazione della Piaggio Aerospace per esprimere la loro preoccupazione per la situazione che coinvolge centinaia di lavoratori Piaggio Aerospace e Aviation (circa 1200 lavoratori) e Laer H (80 lavoratori): si tratta di una vicenda che tocca realtà industriali del comprensorio ingauno, che coinvolge numerosi lavoratori anche della provincia di Imperia, e quindi un grave danno per molte famiglie.  Le Acli si uniscono alle istituzioni locali e alle rappresentanze sindacali nel chiedere al Governo una chiara assunzione di responsabilità, affinchè la Piaggio veda una prospettiva di continuità aziendale ed un piano industriale che possa garantire un futuro a questa realtà industriale, che, se adeguatamente gestita, rappresenta, nel contempo, un fiore all’occhiello per tutto il nostro Paese e un importante volano per l’economia e lo sviluppo nel Ponente Ligure.

Il richiamo forte va al Governo che in precedenza aveva dato prospettive di lavoro  per forniture che non sono state confermate creando disorientamento e problemi allungati nel tempo e che, ad oggi, deve favorire al massimo la possibilità, tramite una guida sicura, di arrivare ad una soluzione che faccia ripartire la società tramite un processo di conversione che veda l’azienda strutturata all’interno del sistema italiano, cosi come gli Enti Locali stanno premendo. Il momento di difficoltà dell’economia richiede, per questa realtà che peraltro già in passato aveva un ruolo primario e di eccellenza in alcuni settori (motoristica e velivolistica civile) possa riprendere in quelle che storicamente sono le sue specializzazioni, abbandonate troppo a se stesse nel periodo in cui nuovi soci finanziatori, cui è da riconoscere un ruolo di salvataggio in un passaggio cruciale all’inizio del trasferimento degli impianti a Villanova, hanno poi perseguito strade che  non hanno portato ad oggi ad alcun sviluppo.

Il venir meno dell’impegno su ipotesi ancora un anno fa  proposte (acquisto di droni), richiede all’attuale governo un preciso impegno perchè si possa sviluppare una stagione che favorisca il coinvolgimento di grossi gruppi italiani nella riorganizzazione e nello sviluppo di seri piani industriali. Sarebbe infatti grave perdere tante professionalità di eccellenza che, all’interno di un’azienda riconvertita, possano esprimere una produzione di alto livello e per tanti espetti unica nell’economia italiana.

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