/ Economia

Economia | 20 settembre 2018, 15:04

In provincia di Imperia crescono le attività legate al gioco d’azzardo

Con poco più di sessanta milioni di abitanti siamo il 23esimo paese al mondo per popolazione.

In provincia di Imperia crescono le attività legate al gioco d’azzardo

Con poco più di sessanta milioni di abitanti siamo il 23esimo paese al mondo per popolazione.

Eppure, come ricordava un’inchiesta del settimanale inglese The Economist, ventiquattro mesi fa, nel 2016, solo Stati Uniti d’America, Cina e Giappone spendevano più di noi nel gioco d’azzardo. I cosiddetti big del Vecchio Continente, vale a dire Germania, Francia e Regno Unito, rispettivamente ottantadue, sessantasette e sessantacinque milioni di abitanti circa, almeno in questa statistica ci guardavano le spalle. Neppure da vicino.

Non dobbiamo stupirci quindi se gli indicatori relativi a questo settore mostrano ancora oggi il segno più.

“Dal 2000 al 2016 la raccolta complessiva, che definisce l’ampiezza del mercato, è aumentata di cinque volte, passando, in termini reali, da 19 a circa 96 miliardi di euro (nel 2017, sulla base di stime recenti, la raccolta avrebbe superato i 102 miliardi)” possiamo, difatti, leggere nel report dal titolo La fiscalità nel settore dei giochi prodotto qualche mese fa dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio.

E anche la Liguria sembra voler fare la sua parte.

Una ricerca della Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi ha inserito la provincia di Imperia in tredicesima posizione su scala nazionale per quanto riguarda la crescita fra il 2017 e il 2018 delle attività legate al gioco d’azzardo. Se il dato regionale presenta un +6,5% (in termini assoluti, gli esercizi sono passati da 248 a 264), la provincia che si estende sulla Riviera di Ponente ha fatto registrare un +15,6%, con gli esercizi ‘lievitati’ dai 32 di ventiquattro mesi orsono ai 37 dell’anno passato. Tutto ciò a smentire quanti indicavano nel vicino Casinò di Sanremo una presenza troppo ingombrante per l’apertura (e la sopravvivenza) di nuove attività connesse al gambling.

La seconda casa da gioco più antica d’Italia, è stata inaugurata nel 1905, e la prima ad introdurre dei tavoli con la roulette francese, per fare concorrenza a Monte Carlo, fra gennaio e agosto del 2018 ha raccolto quasi 30 milioni di euro. Per l’esattezza, informa Agimeg, l’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco, 29,5.

Ma quelli appena raccontati, è giusto ribadirlo, sono numeri che non prendono in considerazione quanto avviene nella Rete. Perché il gioco d’azzardo online con i suoi casinò (come ad esempio questo sito), le sue poker room, le sue virtuali sale per le scommesse sportive, ha generato nello scorso 2017 una spesa superiore al miliardo di euro e richiamato l’attenzione di oltre 2 milioni di italiani per almeno una volta nell’arco dell’anno.

Solo che è piuttosto complicato spacchettare questa miriade di dati per area geografica…

Di sicuro c’è che le previsioni per l’anno in svolgimento mostrano tutte il segno più. Anche se sarà interessante osservare l’impatto della nuova normativa approvata in estate sull’intero comparto.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium