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Politica | 04 luglio 2018, 14:56

Crisi Riviera Trasporti: il Comune di Sanremo "Sì alla variante urbanistica per il deposito ma non in chiave commerciale" (Foto e Video)

I sindacati: "Per noi lo stato di agitazione rimane in piedi. Abbiamo preso impegno di rivederci entro il 20 luglio scontando anche il coinvolgimento della Regione Liguria e chiedendo, per non arrivare alla definizione di uno sciopero immediato, che la proprietà garantisca in ultima istanza la copertura aziendale dei termini di pagamento della quattordicesima e delle mensilità future"

Crisi Riviera Trasporti: il Comune di Sanremo "Sì alla variante urbanistica per il deposito ma non in chiave commerciale" (Foto e Video)

È durata più di un'ora e mezza la riunione odierna, presso la sede della Prefettura di Imperia, tra istituzioni e sindacati per parlare del futuro di Riviera Trasporti, azienda che si occupa del trasporto pubblico della nostra provincia.

Presenti all'incontro:  il prefetto Silvana Tizzano, il presidente provinciale Fabio Natta, il presidente di Rt Riccardo Giordano, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, l’assessore ai Lavori Pubblici di Ventimiglia Gabriele Campagna e tutti i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e UGLTrasporti, escluso Faisa che non ha avviato la procedura.

Sul tavolo la crisi dell’azienda con particolare attenzione alla variante urbanistica per i depositi di Ventimiglia e soprattutto di zona San Martino a Sanremo che, come spiegato dal primo cittadino al termine della riunione, potrà avere uno sviluppo turistico e non commerciale:

"Sicuramente è stata una riunione difficile, capisco anche la preoccupazione di tutti i sindacati e dei dipendenti di Rt. Oggi si è chiarita la posizione del Comune di Sanremo riguardo a questa famosa variante urbanistica del centro commerciale di 'San Martino'. Noi abbiamo detto che siamo disponibili come comune a fare la nostra parte, che possiamo valutare di fare una variante urbanistica nella zona, ma unicamente come struttura ricettiva-turistica. Fare una struttura commerciale per noi sarebbe molto più complesso, al di là degli aspetti tecnici da chiarire, diventerebbe molto difficile gestire un qualcosa di quest’ultimo tipo. Il Comune di Sanremo è comunque, come detto disponibile, per fare il suo e per valutare anche altre proposte emerse oggi nel corso della riunione. È disponibile anche a parlare con Amaie Energia e vedere di dare una sede nel Mercato dei Fiori, qualora si dovesse sgomberare il terreno di San Martino. Ribadiamo che un ipotetico centro commerciale porterebbe un problema di natura tecnico e, non lo nascondiamo, uno di natura politica. Dobbiamo salvaguardare il quartiere di San Martino e si può sicuramente valorizzare quel terreno facendo una struttura turistica, un albergo o qualsiasi altra cosa. Noi insomma non ci tiriamo indietro di fronte a Rt, ma dobbiamo anche salvaguardare i nostri cittadini".

Questa invece la posizione unanime dei sindacati all’uscita dalla riunione: "Apprendiamo con soddisfazione che ci sia l’impegno del Comune di Sanremo a trovare comunque una soluzione - ha dichiarato Marco Ghersi di Cisl. Noi non siamo innamorati delle vendite dei nostri depositi, noi siamo per risolvere la situazione. Si possono trovare anche altri sistemi, come la gestione dei parcheggi proposta da Sanremo, ma questa apertura dovrebbe esserci anche da parte di tutti gli altri comuni per dare una mano alla provincia nel sostenere l’azienda. Noi vogliamo la messa in sicurezza di quest’ultima per un lungo termine, non servono soluzioni a medio-piccolo raggio che poi ci portino tutti i mesi a dover aspettare la presenza o meno degli stipendi. In questa situazione speriamo che anche la provincia faccia la sua parte ricordando che c’è sempre quel contenzioso da 8 milioni di euro per il quale faremo un incontro con provincia e regione per vedere se si trova un modo per recepire dei soldi che diano almeno in questo momento liquidità all’azienda".

"È stato un incontro interessante, ma interlocutorio nelle sue conclusioni – ha aggiunto Giampiero Garibaldi di Cgil. Quindi per noi lo stato di agitazione rimane in piedi. Abbiamo preso impegno di rivederci entro il 20 luglio scontando anche il coinvolgimento della Regione Liguria e chiedendo, per non arrivare alla definizione di uno sciopero immediato, che la proprietà garantisca in ultima istanza la copertura aziendale dei termini di pagamento della quattordicesima e delle mensilità future e che garantisca l’azienda da ogni possibile copertura da eventuali ordinanze ingiuntive relativamente alle possibili azioni dei creditori”.

Non ha invece voluto rilasciare dichiarazioni il presidente Riccardo Giordano.

 

Lorenzo Bonsignorio

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