Non solo Fumetti - 28 dicembre 2025, 06:30

In edicola c’è una rivista a fumetti: è arrivata “La fine del mondo”

Il ritorno di un prodotto editoriale che sembrava ormai estinto

In edicola c’è una rivista a fumetti: è arrivata “La fine del mondo”

Una scommessa editoriale e, allo stesso tempo, una scelta culturale netta: con l’uscita del numero zero de “La fine del mondo”, il quotidiano “Il Manifesto” inaugura una nuova rivista interamente dedicata ai fumetti, provando a ricostruire uno spazio che in Italia mancava da tempo. Un luogo dove trovare esclusivamente storie disegnate, senza contaminazioni e senza riempitivi estranei.

Il numero zero è arrivato in edicola giovedì scorso ed è composto da 72 pagine a colori, con 13 storie tutte inedite. La rivista è pensata come mensile e, dal prossimo anno, uscirà in allegato al quotidiano ogni ultimo mercoledì del mese. Sarà disponibile in edicola ma anche acquistabile online.

Il sommario del numero zero di “La Fine del Mondo”

“La fine del mondo” è curata da Maicol & Mirco, nome d’arte di Michael Rocchetti (abbiamo parlato di questo artista in un articolo di qualche tempo fa), già collaboratore del quotidiano come vignettista. Attorno a lui si è costruito un parterre di autrici e autori che mette insieme alcune delle voci più riconoscibili del fumetto italiano e non solo. Nel primo numero compaiono, tra gli altri, Zerocalcare, Gipi, Bruno Bozzetto, Zuzu, Dr. Pira, Blu, Eliana Albertini, Martina Sarritzu, Kalina Muhova, Lise e Talami e Alice Socal. C’è anche una presenza internazionale di rilievo come Shintaro Kago, autore giapponese considerato uno dei riferimenti del manga horror.

La copertina del numero zero è firmata da Gipi, mentre Zerocalcare (che, tra l’altro, è uscito in libreria proprio in questi giorni con il graphic novel “Nel nido dei serpenti”) si cimenta per la prima volta in una storia a puntate che non ha se stesso tra i protagonisti. I personaggi in questo caso sono del tutto inediti (come il “signor Gattini” che dà il titolo all’episodio) e accompagneranno i lettori anche nei numeri successivi.

La copertina del numero zero disegnata da Gipi

Il progetto è stato presentato in anteprima assoluta, a novembre, al Lucca Comics 2025, dove ha già ottenuto un riscontro significativo. Durante i cinque giorni di eventi sono state vendute quasi quattromila copie, rendendo la rivista uno dei prodotti più seguiti dell’intera manifestazione. Un segnale incoraggiante per un’operazione che guarda a un pubblico ampio, non solo agli appassionati più fedeli.

Il sottotitolo, “L’ultima rivista di fumetti”, non ha un intento apocalittico, ma programmatico. L’obiettivo dichiarato è quello di rimettere al centro il fumetto come linguaggio autonomo e popolare, accessibile ma non semplificato. Un’idea coerente anche con la scelta di un prezzo definito “politico” (4 Euro) e con l’annuncio di una futura formula di abbonamento per sostenere l’iniziativa nel tempo.

Non è la prima volta che “Il Manifesto” si apre a iniziative riferite al mondo dei fumetti: tra il 2017 e il 2018 ha tentato il lancio di un altro supplemento, in questo caso estivo, intitolato “Alias Comics”.

Questo nuovo progetto potrebbe dare il via a pubblicazioni simili anche su altri quotidiani? Per ora non ci è dato saperlo. Certo, se la presenza di pagine extra disegnate inedite e originali diventasse una consuetudine dei giornali (che non di rado abbinano alle loro copie, invece, ristampe di ristampe), forse la crisi in cui il fumetto spesso annaspa, potrebbe affievolirsi.

In fondo, a pensarci bene, i primi fumetti dell’epoca moderna non erano nient’altro che strisce pubblicate sui giornali.

Che bello sarebbe se la salvezza delle nuvole parlanti si rivelasse possibile grazie a un semplice ritorno alle origini, se “La fine del mondo” fosse, paradossalmente, un nuovo inizio!

Come si suol dire, sognare non costa nulla.

Ovunque voi siate, buona lettura.

E Buone Feste.

Thomas Pistoia

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