Accadde Oggi - 26 dicembre 2025, 07:02

ACCADDE OGGI, 26 DICEMBRE 1986. Aperta al traffico la nuova bretella tra via Airenti e via Nizza alla Solerzia

Il sindaco: “Così liberiamo via Cascione dalla morsa di smog e traffico”

ACCADDE OGGI, 26 DICEMBRE 1986. Aperta al traffico la nuova bretella tra via Airenti e via Nizza alla Solerzia

Via Airenti e tutta la zona densamente abitata tra la Fondura e la strada che porta nella popolosa vallata di Caramagna sono finalmente collegate direttamente con l’Aurelia, segnatamente via Nizza, zona Palazzo d’Igiene.

La bretella, lunga oltre mezzo chilometro e larga otto metri, è costata al Comune un miliardo e ottocento milioni di lire e dovrebbe andare definitivamente a decongestionare il traffico di via Cascione e del centro storico, offrendo una valida e più rapida alternativa agli automobilisti diretti verso Oneglia o verso Sanremo.
Il costo maggiore è stato rappresentato dal cavalcavia ferroviario: i tecnici, infatti, hanno preteso un tipo di costruzione che offrisse condizioni di sicurezza eccezionali per i convogli – sottolinea il sindaco, Giovanni Gramondo - si sono così rese necessarie opere di scavo e fondazione di particolare difficoltà. Tuttavia, i vantaggi urbanistici e di traffico che l'apertura di questa strada, e delle altre che seguiranno, offrirà, sono tali da compensare l'onere, non certo indifferente”.

La nuova arteria rappresenta il primo passo verso la realizzazione di una rete viaria alle spalle di Porto Maurizio che alleggerirà il traffico che soffoca via Cascione, ormai diventata una via impossibile da percorrere in tempi normali, oltre allo smog e ad altri disagi. “Si tratta di un sistema di comunicazioni alternative che metteranno in comunicazione diretta la valle di Caramagna, quella di Artallo e in parte quella del Prino con la via Aurelia – spiega l’assessore Enzio Ranise tutto ciò  senza dover confluire su via Martiri della Liberta, via Mazzini e, appunto, via Cascione, come avveniva per forza sino a ora”.

Nel frattempo, sono già in fase avanzata i lavori per la costruzione di un secondo lotto, dal costo di circa un miliardo di lire, che parte dall’inizio della salita di Bastera, lungo la strada per Vasia e Dolcedo, e che punta verso sud. “Si tratta di un pezzo che dovrà collegarsi con quello appena inaugurato – prosegue Ranise - nell’attesa, costituirà un’alternativa alla stretta strada che taglia in due la frazione Bacàn di Caramagna, soprattutto nel caso di un’emergenza come avvenne qualche anno addietro, in occasione dell'alluvione”.

La strada inaugurata sarà intitolata a Vittorio Gavi,  ferroviere portorino morto da eroe nel compiere il suo dovere durante l'ultima guerra. In questa prima fase, via Gavi funzionerà a senso unico dalla Fondura al Prino. Ciò in attesa che venga risolto il problema delle palme di via Airenti, che altrimenti dovrebbero essere abbattute per allargare la carreggiata. Una soluzione, quest’ultima, che non soddisfa assolutamente gli abitanti della zona, i quali sostengono che, sia pure con qualche limitazione, il traffico potrebbe già da adesso essere lasciato libero in entrambi i sensi. 

In una prospettiva più lontana - rimarca Gramondo - va tenuta sempre presente la necessità di dotare tutto l’arco di Imperia di una strada di circonvallazione a monte razionale e adeguata, capace di mettere in comunicazione diretta,  non soltanto le tre valli perpendicolari all’Impero (Artallo, Caramagna e Prino), ma raccogliere anche il traffico intercomunale che ora intasa i centri cittadini sull’asse Capo Berta- via Amendola-via Bonfante-via Matteotti-corso Garibaldi-Prino”.

Giorgio Bracco

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