Attualità - 23 dicembre 2025, 18:05

Acqua non potabile e depurazione assente: Rivieracqua condannata dal Tribunale

Riconosciuto il diritto ai rimborsi per oltre 12mila utenti di Andora, stop al decret del Commissario a tutela del gestore

Acqua non potabile e depurazione assente: Rivieracqua condannata dal Tribunale

Storica vittoria per i cittadini di Andora nella battaglia contro Rivieracqua. Il Tribunale di Savona, in funzione di giudice di appello, ha confermato la condanna per grave inadempimento contrattuale della società idrica, respingendo ogni tentativo istituzionale di negare i rimborsi agli utenti.

Le associazioni Assoutenti Liguria ODV, Onda Ligure Consumo & Ambiente e il Comitato "Acqua Cara in Bolletta hanno visto riconosciute le proprie ragioni: Rivieracqua ha continuato a fatturare un servizio di depurazione mai completato e ha fornito acqua non potabile, persino salata, durante le estati 2022 e 2023.

Il Tribunale ha dichiarato inammissibili sia l’intervento della Provincia di Imperia, in qualità di Autorità d’Ambito, sia il cosiddetto decreto  "Scajola" n. 7/2025, ritenendo illegittima l’ingerenza del Commissario ad acta nei rapporti civilistici tra gestore e utenti. Un atto amministrativo che, secondo i giudici, non può comprimere i diritti dei cittadini.

Due i punti centrali accertati dalla sentenza: da un lato la fornitura di acqua non idonea al consumo umano, rispetto alla quale è stata respinta la giustificazione della siccità, considerata prevedibile e gestibile; dall’altro l’assenza del trattamento secondario dei reflui nell’impianto di Andora, requisito obbligatorio secondo la normativa nazionale ed europea. In mancanza di una prestazione completa ed effettiva, la tariffa non è dovuta.

La decisione consolida così il diritto degli utenti alla restituzione delle somme pagate per l’acqua nei periodi di non potabilità e per la depurazione negli ultimi dieci anni.
"È una vittoria significativa per oltre 12mila cittadini – ha dichiarato Furio Truzzi, presidente di Assoutenti Liguria – perché riafferma un principio fondamentale: si paga solo per servizi correttamente erogati, cosa che ad Andora non è avvenuta".

Per definire le prossime azioni sui rimborsi e sui risarcimenti, le associazioni hanno convocato un’assemblea pubblica martedì 30 dicembre alle ore 20.00 presso Palazzo Tagliaferro ad Andora.

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