Sfuma l’ipotesi di una nuova sede per la caserma dei carabinieri di Dolcedo. A luglio il consiglio comunale aveva approvato il progetto per trasferire la stazione nell’edificio che oggi ospita la scuola dell’infanzia di piazza Don Minzoni. "L'idea è stata messa da parte per oggettive difficoltà tecniche riscontrate durante gli ultimi incontri con il prefetto e con il comando provinciale dei carabinieri", ha dichiarato il sindaco Giuseppe Rebuttato.
Dal 2014 è infatti valido il titolo di sfratto per la cessazione del contratto di locazione dello stabile di corso Garibaldi, che attualmente ospita la caserma dell’Arma, punto di riferimento anche per i comuni di Vasia, Prelà e Pietrabruna. Da allora le amministrazioni locali si sono adoperate per individuare una soluzione alternativa e non perdere un presidio fondamentale per l’intera Val Prino.
La scorsa estate il primo cittadino di Dolcedo, tramite un avviso pubblico andato però deserto, aveva coinvolto l’intera cittadinanza nella ricerca di un immobile privato da destinare a caserma. L’unica alternativa concreta sembrava essere il trasferimento nell’edificio, di proprietà comunale, che ora ospita la scuola dell’infanzia, ma che sarà dismesso dopo la conclusione dei lavori del nuovo polo scolastico. Il progetto prevedeva anche la realizzazione, negli spazi adiacenti, di un alloggio per i militari. Si trattava tuttavia di un intervento complesso e oneroso per un piccolo Comune: i costi di ristrutturazione erano stimati in circa 430 mila euro, da coprire attraverso un mutuo, a fronte di un canone annuo di locazione a carico del Ministero dell’Interno pari a 19 mila euro.
Nonostante le difficoltà, l’Amministrazione comunale non intende arrendersi: "È sul tavolo la valutazione di un’altra soluzione, ancora in fase embrionale", conclude Rebuttato.














