L’Imperia Rugby giovanile torna in campo il 13 e 14 dicembre con un filo conduttore di tenere sul lavoro mirato durante la settimana e trova risposte che, pur dentro partite complicate, raccontano molto del rugby corsaro.
La preparazione, questa volta, è stata orientata sull’attacco: “Questa settimana abbiamo allenato l’attacco, con varie situazioni di gioco, i ragazzi durante la settimana erano molto motivati”. Un’impostazione che fa da cornice alle tre prove del fine settimana, diverse per categoria e contesto, ma accomunate dall’idea dimettere in campo ciò che si è provato.
L’Under 18 vive invece una gara “dai due volti” contro il Recco. Nel primo tempo l’Imperia costruisce gioco e arriva più volte vicino alla metà campo, ma viene premiata la squadra avversaria, “più organizzata e scaltra a sfruttare il contropiede e le giocate veloci sulle punizioni a favore”, con un parziale di 3–24. La ripresa cambia la narrazione: nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione del mediano d’apertura e quindi la squadra rimasta in 14, “i nostri atleti hanno dato prova d’orgoglio” commenta Carlo Franzi, con un parziale di 19–12. Arrivano le mete di Bissaldi, Arquà e Pappone e il risultato finale si chiude sul 22–36.
Per l’Under 14 la partita diventa soprattutto una questione di atteggiamento. Contro un Sanremo descritto come “molto forte individualmente”, unito con Reeds e Savona, l’Imperia disputa “una partita di cuore dal primo all’ultimo minuto”. Il punto evidenziato da Alessandro Ardoino è la dimensione di gruppo: “Abbiamo dimostrato di essere una squadra in campo e fuori dal campo”. Prima della gara, i ragazzi avevano scelto un metodo concreto: “Ci siamo scritti 14 obiettivi, uno per ogni giocatore”. A fine partita l’entusiasmo nasce dal fatto di averli raggiunti. Il bilancio, nelle parole dell’allenatore, è netto: “Stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista e la grinta che hanno messo durante la partita non la vedevo da anni. Sono una squadra spettacolare e sono fiero di essere il loro allenatore”.






