Niente mini impianti eolici negli stabilimenti balneari, allungamento di circa 30 metri del molo Buraxen e ripascimenti strutturali per cinque anni. Sono questi i principali interventi contenuti nelle integrazioni al progetto di sistemazione del litorale di Porto Maurizio presentate dal Consorzio Stabilimenti Balneari nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale in corso in Regione. Il documento risponde alle richieste di maggior dettaglio avanzate dagli uffici regionali sull’imponente intervento previsto per la fascia costiera.
Per la protezione della costa è previsto l’allungamento soffolto del pennello Buraxen per circa 30 metri, contestualmente all’avvio di un piano di ripascimenti strutturali della durata di cinque anni, accompagnato da un monitoraggio continuo dell’evoluzione della linea di battigia. Solo al termine del quinquennio, e dopo una nuova autorizzazione, potrà essere valutata la rimozione degli altri pennelli. Una delle modifiche più rilevanti riguarda lo stralcio dei generatori eolici: si è infatti rinunciato alla realizzazione dei mini impianti per la produzione di energia pulita a causa dell’impatto acustico che avrebbero potuto generare.
Il progetto comprende anche la realizzazione di una passeggiata inclusiva nell’area di Borgo Marina, a ridosso del muro di contenimento di via Boine, priva di barriere architettoniche e in grado di garantire piena accessibilità e nuovi collegamenti alle tre spiagge libere interessate. Alla radice del molo Buraxen è prevista la realizzazione di un ormeggio temporaneo per natanti, che consentirà anche "agli yacht in transito dalla Costa Azzurra di ancorare nella rada antistante e ormeggiare con i propri tender in prossimità della passeggiata per visitare la città e usufruire i servizi turistico ricettivi".
Tra le opere previste figura anche un ecomuseo sottomarino, con la posa di basamenti sommersi nel tratto di mare compreso tra la radice del molo Lungo Salvo e il molo Buraxen, finalizzati alla tutela dell’ecosistema marino, alla "ripopolazione della fauna ittica e allo sviluppo del turismo subacqueo culturale, con la possibilità di realizzare mostre subacquee".
Completano il progetto quattro punti di approdo per natanti fino a 16 metri, pensati "per contingentare il numero di imbarcazioni in prossimità delle zone di balneazione".














