E’ il vento forte la caratteristica più importante sulla nostra provincia della perturbazione che, oltre alla pioggia caduta sull’imperiese, sta ancora portando copiose nevicate nell’entroterra savonese e sul basso Piemonte. La punta massima del vento si è registrata ai 1.800 metri di Poggio Fearza, nella zona di Montegrosso Pian Latte, con 150 km/h di picco. Forte ma decisamente meno intenso sulla costa con Ventimiglia (64 km/h), Sanremo (57 km/h) ed Imperia (47 km/h).
Il calo dello zero termico ha determinato nevicate moderate fino a fondovalle sui versanti padani di ponente (in particolare Val Bormida) ed entroterra genovese. Nel pomeriggio precipitazioni in attenuazione e quota neve in risalita. La zona più colpita dalla neve, come previsto da Arpal, è stata la Val Bormida, nell’entroterra di Savona e, ovviamente, anche l’autostrada A6 Savona-Torino. Si sono registrate code e rallentamenti, con la formazione di code di circa 2 chilometri in direzione di Savona. Sono in corso nevicate sulle alture dell’entroterra savonese, in particolare lungo alcune strade provinciali 51, 490, 15 e 16. I mezzi sgombraneve sono operativi su tutto l’entroterra, con interventi mirati soprattutto in Alta Val Bormida, Colle del Melogno e Valle Erro.
L’allerta gialla per neve resterà in vigore fino alle 14.

Monesi alle 12
Per quanto riguarda la nostra provincia, ad eccezione di Monesi e delle cime più alte non si registrano particolari precipitazioni nevose. Nel caso di Monesi sono scesi circa 30 centimetri di neve fresca mentre sono due quelli caduti a Verdeggia, sopra Triora. Nevicata decisamente più importante (e ancora in atto) sulle località sciistiche del basso Piemonte che, al momento, registrano tra i 30 ed i 50 centimetri di neve fresca.
Per quanto riguarda la pioggia nella nostra provincia (alle 11.30) punta massima a Colle D’Oggia con 89 millimetri seguita da: Pieve di Teco 48; Castelvittorio 45; Bajardo, Airole, Nava e Borgomaro 43; Apricale 42; Montalto Carpasio 38; Pontedassio 30; Verdeggia 29; Rocchetta Nervina 26; Diano Marina e Ceriana 25; Pigna 24; Dolceacqua 23; Imperia 20; Triora 19; Dolcedo 16; Ventimiglia 15; Cipressa e Seborga 12; Sanremo 11. Per quel che concerne i corsi d’acqua, situazione tranquilla ovunque con, in leggera crescita, il Nervia ad Isolabona e l’Argentina in località Merelli.
Temperature in lieve calo rispetto a ieri. Alle 11.30 l’unica sotto zero è registrata ai 1.800 metri di Poggio Fearza con -0,7. A seguire troviamo Nava 0,7; Verdeggia 2,3; Colle d’Oggia 3,9; Pornassio 4,8; Triora 5,3; Pieve di Teco 6,7; Borgomaro 7; Bajardo 7,6; Airole 8,4; Dolcedo 9,7; Diano Marina 11,1; Cipressa 11,3; Imperia 11,6; Ventimiglia 12,7; Sanremo 15,5.

Il 'Maneggio' di Limone
ARPAL ha intanto confermato la chiusura dell’allerta gialla per neve sui versanti padani di ponente (l’entroterra savonese) a partire dalle 14 di oggi. La perturbazione che ha interessato la Liguria dalla serata di ieri ha portato precipitazioni diffuse, deboli o moderate, e nevicate fino a fondovalle nelle aree interne del ponente. Tuttavia, l’elemento di maggiore criticità per la provincia di Imperia resta il vento forte.
Sull’imperiese continuano infatti a soffiare venti settentrionali di burrasca, con raffiche intense che stanno causando disagi soprattutto lungo la fascia costiera e nelle aree più esposte. Le forti correnti, associate a temperature rigide, accentuano il disagio fisiologico da freddo, segnalato in particolare sulle zone di ponente. Il mare risulta molto mosso sotto costa, con condizioni localmente agitate al largo, situazione che rende difficili le attività marittime e la navigazione. Nel corso del pomeriggio le precipitazioni tenderanno ad attenuarsi, mentre lo zero termico è previsto in risalita, ma la ventilazione resterà sostenuta ancora per diverse ore.
Per domani, mercoledì, sono attese deboli piogge al mattino, seguite da una graduale cessazione dei fenomeni dal pomeriggio, con cieli ancora nuvolosi soprattutto a levante. Anche se il quadro meteorologico è in miglioramento, sull’Imperiese l’attenzione rimane alta per le raffiche di vento e il mare mosso, che continueranno a rappresentare il principale fattore di criticità.

Frabosa






