La consigliera provinciale Daniela Bozzano (Riviera Bene Comune) ha presentato un’interrogazione all’amministrazione provinciale in merito ai lavori di bonifica dell’ex discarica di rifiuti urbani di Ponticelli. La discarica, situata nel comune di Imperia, è stata chiusa nel 2013, ma è ancora sottoposta a interventi di post-gestione fino al 2044 per 9.108.375 euro.
"Come è emerso anche dalla vicenda della revoca del contributo PNRR per il biodigestore, le discariche di rifiuti sono considerate tra le infrastrutture a maggiore impatto ambientale: anche dopo la cessazione dell’attività continuano per decenni a richiedere opere di controllo e bonifica per prevenire l’inquinamento di aria, suolo e falde acquifere - sottolinea Bozzano-. Costi che vengono coperti attraverso le tariffe pagate dai cittadini e che i gestori sono tenuti ad accantonare proprio per finanziare le attività di messa in sicurezza ambientale".
Proprio su questi aspetti si concentra l’interrogazione: dalla risposta fornita dalla Provincia, infatti, emerge l’assenza di un resoconto puntuale e verificabile delle opere di bonifica già effettuate e dei relativi costi sostenuti. "Secondo quanto riferito -dice la consigliera-, la quantificazione delle somme ancora disponibili o da impiegare deriverebbe da una semplice differenza tra gli importi inizialmente previsti e quelli che il gestore dichiara come residui, senza un dettaglio analitico degli interventi eseguiti".
Dubbi anche sui controlli ambientali affidati ad ARPAL: "La risposta dell’Ente è generica e priva di indicazioni precise sulla frequenza e sulla continuità delle attività di monitoraggio nel tempo". Un ulteriore elemento di criticità riguarda il passaggio di proprietà dell’area: nel 2023 la ex discarica di Ponticelli è stata ceduta a una nuova società al prezzo simbolico di un euro. "Il nuovo proprietario dovrebbe farsi carico delle opere di bonifica residue, per un importo superiore ai due milioni di euro, fino alla conclusione del periodo di post-gestione previsto nel 2044 -aggiunge Bozzano-. In questi giorni, inoltre, è emersa l’ipotesi progettuale avanzata dalla nuova società, che prevede la produzione di biogas, la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento del percolato e l’installazione di un impianto fotovoltaico".
"È necessario fare piena chiarezza – conclude la consigliera provinciale – sia sulle opere già realizzate sia su quelle ancora da completare, verificando che le risorse accantonate nel tempo vengano effettivamente utilizzate per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini".
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