Si è svolta questa mattina, nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria, la presentazione ufficiale dei Calendari e dei Bugiardini 2026 dedicati ai Parchi Naturali Regionali della Liguria, appuntamento annuale che valorizza il patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico del territorio.
L’iniziativa ha rappresentato anche un momento di celebrazione per due importanti traguardi: il prestigioso ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) da parte del Parco Naturale Regionale dell’Antola e il Trentennale dei Parchi Naturali Regionali della Liguria, ricorrenza che testimonia l’impegno costante della Regione nella tutela e nella promozione delle proprie aree protette.
Ad aprire la conferenza è stato il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana, che ha evidenziato il ruolo strategico dei parchi: “Questi calendari non sono soltanto pubblicazioni, ma veri strumenti di racconto e identità. Ogni immagine e ogni testo restituiscono la ricchezza di una Liguria fatta di paesaggi, biodiversità, memoria rurale e comunità che custodiscono con dedizione i propri territori. I parchi sono motore di sviluppo, custodi di biodiversità e punti di riferimento per un turismo rispettoso e consapevole. Promuoverli significa rafforzare l’identità dei borghi dell’entroterra, sostenere le filiere agroalimentari e trasmettere la bellezza alle nuove generazioni”.
Il concept dell’edizione 2026 definisce i parchi come “patrimonio vivo da custodire” e declina per ciascuno un tema iconico: Alpi Liguri – Cucina Bianca e alpeggi; Antola – Castelli, vie storiche e paesaggio appenninico; Aveto – Arte, natura e biodiversità; Montemarcello–Magra–Vara – Paesaggi fluviali e panorami sconfinati; Portofino – Pittura d’autore e promontorio mediterraneo.
Una narrazione corale che unisce natura, cultura e comunità locali, costruendo un affresco identitario della Liguria.
Il vicepresidente Piana ha richiamato anche le parole dello scrittore Francesco Biamonti, citate nel documento introduttivo ai calendari: “I parchi liguri sono un vero ‘Eden verticale’: una terra che sale e scende, che in pochi chilometri racchiude mondi diversi, che unisce la forza della roccia e la trasparenza del mare. Custodire tutto ciò è una responsabilità concreta verso l’ambiente, le comunità e le generazioni future”.
La conferenza ha visto la partecipazione di presidenti, direttori, amministratori locali, rappresentanti di Federparchi e dei singoli parchi regionali e nazionale, con interventi dedicati alle nuove pubblicazioni, alle progettualità in corso e ai riconoscimenti ottenuti nel 2025.














