Politica - 10 dicembre 2025, 14:15

Riforma sanitaria regionale è caos in consiglio, l'opposizione lascia l’aula: le motivazioni (video)

Denunciati "mancato confronto e ascolto"

Riforma sanitaria regionale  è caos in consiglio, l'opposizione lascia l’aula: le motivazioni (video)

Buona parte degli stessi che avevano proposto emendamenti ha disertato il voto: i consiglieri di opposizione nella discussione sulla riforma sanitaria regionale hanno abbandonato l'aula. La discussione della legge 85/2025 si è tenuta questa mattina, 10 dicembre, tra le proteste dei lavoratori in sala consiglio e un clima di scontro aperto, ma con alcuni emendamenti dell'opposizione approvati dalla maggioranza.

Le interviste

"Si conclude un percorso come è iniziato – spiega Andrea Orlando (Lista Orlando Presidente) – senza ascolto, senza confronto. Perché confronto e ascolto c'è stato con chi ha soldi, con chi scommette sulla sanità privata e chi decide di sfasciare quella pubblica. Ai lavoratori dovremmo fare un monumento – conclude – e invece non sono nemmeno riusciti a dedicargli 10 minuti per ascoltare i dubbi e le contrarietà a questo provvedimento".

"Una riforma che nessuno voleva – spiega Gianni Pastorino (Lista Orlando) – e si vede, perché in tutto l'iter di approvazione non erano stati consultati i sindaci, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali e le associazioni che si occupano di salute, sanità e sociale".

"È il capitolo più buio della dodicesima legislatura della Regione Liguria – afferma Stefano Giordano del Movimento 5 Stelle – e forse di tutto l'intero consiglio regionale dalla nascita ai giorni nostri. Penso che il presidente Bucci, nelle frottole che ha raccontato da quando si è insediato, abbia fatto passaggi veramente gravi nei confronti di cittadini e cittadine".

"È veramente assurdo che Bucci vada avanti approvando una riforma sanitaria che non piace ai territori, non piace ai lavoratori – afferma Jan Casella (Avs) - . Quegli stessi lavoratori, uomini e donne che portano avanti la sanità ligure ogni giorno, che non sono stati ascoltati nel percorso di creazione di questa riforma e che anche oggi non sono stati auditi dal presidente della Regione e dalla sua giunta".

Elena Romanato

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