Accadde Oggi - 05 dicembre 2025, 07:03

ACCADDE OGGI, 5 DICEMBRE 1990. Il Comune eredita l'albergo a tre piani e venti camere in centro a Imperia

“Dovrà però diventare un centro per anziani, bisognosi e soggetti fragili”

ACCADDE OGGI, 5 DICEMBRE 1990. Il Comune eredita l'albergo a tre piani e venti camere in centro a Imperia

Il Comune di Imperia eredita un albergo di tre piani. Ma a un patto: che lo trasformi in futuro in un centro assistenziale per anziani. Il lascito è firmato dal barone Leonardo Ameglio, originario di Taranto, ultimo esponente ereditario di una vecchia famiglia di forti radici portorine. Il nobile è scomparso di recente in Puglia, la regione dove aveva trascorso gran parte della sua vita. 

Il testamento olografo sarà esaminato dal Consiglio comunale nella riunione, convocata per domani pomeriggio alle 17.30. L'immobile, il cui valore commerciale si aggirerebbe intorno al miliardo di lire, ospita attualmente l'hotel ristorante Italia, in viale Matteotti (categoria due stelle, una ventina di camere), di fronte alla Pensilina. Secondo il documento, che verrà letto in aula, lo stabile potrà conservare la sua attuale funzione, grazie alla clausola che consente al gestore di poterne disporre “vita natural durante”.
Solo quando l'attività si esaurirà (com’è puntualmente accaduto nell’aprile di tre anni fa, ndr) l'albergo potrà cambiare destinazione. Ma senza alcun fine speculativo: dovrà servire ad accogliere anziani e cittadini bisognosi. Del barone benefattore si hanno pochissime notizie. 

A Imperia, quasi nessuno ricorda questa figura così lontana dalla realtà locale, anche se radicata nella storia di Porto Maurizio. “Si tratta di una pratica arrivata da poco in Comune. Non ho ancora avuto il tempo di approfondirla, anche se la vicenda mi affascina”, ha sottolineato il sinaco, Claudio Scajola.


Ps: L’operazione di recupero e trasformazione è oggi quasi terminata grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Sono previsti percorsi di autonomia per persone con disabilità e servizi connessi. L’ex struttura ricettiva di Porto Maurizio, secondo le intenzioni dell’amministrazione Scajola , vede la realizzazione di alloggi “Housing First” in appartamenti indipendenti per persone senza dimora con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo cronico allo scopo di favorire percorsi di benessere e integrazione sociale.

Sono realizzati in efficientamento energetico, funzionalmente indipendenti e provvisti di servizi di domotica per l’utilizzo facilitato degli ambienti. Gli anziani saranno assistiti con servizi di teleassistenza e telemedicina da remoto e con servizi di assistenza familiare e tutelare da realizzarsi in presenza.

Giorgio Bracco

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