Attualità - 04 dicembre 2025, 12:19

L’export vinicolo rallenta, ma il marchio Laura Aschero cresce all’estero

La piccola azienda affascina i cultori del nettare di Bacco fino sulle sponde dell’Atlantico e del Pacifico

Se gli esportatori vinicoli italiani soffrono, altri sorridono. Nei primi otto mesi di quest’anno, infatti, il volume di affari all’estero è diminuito di ben 1,9 per cento con un decremento che, negli Stati Uniti, arriva al livello del 30 grazie ai dazi. Ma, di fronte ad un triste panorama, non è così per uno storico produttore ponentino, in particolare nell’immediato entroterra di Imperia.

Il marchio Laura Aschero di Marco e Carla Rizzo, invece, non solo gode ottima salute e vede il segno più nell’export. “Non siamo grandi esportatori – tiene a precisare la signora Carla vendiamo all’estero il 10 per cento della nostra produzione di pigato, vermentino rossese e rosato”. Una situazione commerciale di nicchia che, comunque, può vantare una notevole valenza e una nutrita schiera di affezionati consumatori. 

Negli USA abbiamo lo stesso importatore da vent’anni – racconta – e per questa vendemmia abbiamo inviato un quantitativo superiore a quello del 2024 e dobbiamo dire che la richiesta era anche superiore, insomma, in questo caso, il trend è in aumento per pigato, vermentino e rossese”. Ma non c’è soltanto il mercato statunitense nell’export della storica azienda di Pontedassio. “La nostra grande area di vendite rimane l’Italia – continua – ma siamo presenti anche in Gran Bretagna e Giappone”.

Una piccola azienda che può affascinare i cultori del nettare di Bacco fino sulle sponde dell’Atlantico e del Pacifico. “Dalla Gran Bretagna in quest’ultimo periodo non era mai acceduto prima che ricevessimo due ordini successivi per il Pigato – sottolinea la signora Carla mentre per il mercato giapponese abbiamo esportato Vermentino, Pigato, Rossese e Rosato”. Insomma la viticoltura ponentina non segue la frenata dei consumi che si sta verificando negli USA e nel Sol Levante.

Ino Gazo