Imperia si conferma fanalino di coda del Nord Italia nella nuova edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore, collocandosi all’80° posto nazionale con un totale di 480,4 punti. La provincia perde una posizione rispetto all’anno precedente e si distanzia nettamente dalle altre realtà liguri: Savona è 65ª, Genova 43ª e La Spezia 42ª.
L’indagine – giunta alla sua 36ª edizione – si basa su 90 indicatori, distribuiti in sei macrocategorie tematiche da 15 parametri ciascuna: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. I dati utilizzati sono aggiornati principalmente al 2024, con oltre venti indicatori aggiornati al 2025, molti dei quali fino a settembre, per fotografare gli sviluppi più recenti. Sessanta indicatori restano invariati rispetto al 2024, mentre 23 sono stati rinnovati. Il vertice della classifica vede un mix equilibrato di province piccole e grandi realtà urbane del Nord: 1° Trento, 2° Bolzano, 3° Udine. Bisogna scendere al 39° posto per trovare la prima provincia del Mezzogiorno: Cagliari. In coda alla classifica compaiono Crotone, Siracusa e Reggio Calabria.
Per l'Imperiese la migliore performance è quella relativa al saldo migratorio totale, dove li piazza al 4° posto; la peggiore performance, invece, riguarda il rischio frane, che trascina Imperia al 106° posto, evidenziando una particolare vulnerabilità ambientale.
Nel dettaglio degli indicatori, Imperia scivola all’84° posto, sette posizioni più in basso rispetto all’anno precedente, sul fronte di ricchezza e consumi. I redditi sono tra i più bassi d’Italia: la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti è di 17.682 euro, a fronte di una media nazionale di 21.031,7, che vale l’83° posto. Il reddito medio da pensione di vecchiaia, pari a 20.446 euro, è lontano dalla media italiana di 22.765,4, con la provincia relegata al 96° posto. Anche il costo della casa grava sulla popolazione: per acquistare un’abitazione servono in media 101 mensilità di stipendio, rispetto alle 74,7 richieste a livello nazionale, condizione che colloca Imperia al 90° posto.
Il settore affari e lavoro registra una delle cadute più brusche: la provincia è 64ª, perdendo ben 24 posizioni. Le startup innovative sono soltanto tre, contro una media nazionale di 5,1, che vale l’81° posto. Va meglio sul fronte delle nuove iscrizioni d’impresa, dove Imperia arriva al 9° posto, ma il dato è compensato negativamente dal numero di cessazioni: 5,16 ogni mille imprese, contro una media di 4,7.
Nel capitolo giustizia e sicurezza, Imperia arretra al 95° posto, perdendo tre posizioni. Gli incidenti stradali sono particolarmente numerosi, tanto da collocare il territorio al 101° posto. Situazione critica anche per truffe e frodi informatiche, dove la provincia è 93ª, e per l’indice generale di criminalità, che somma tutti i delitti denunciati ogni 100mila abitanti: qui Imperia scende al 97° posto.
Per l'area demografia, società e salute, la provincia risale al 74° posto, guadagnando 17 posizioni. Il saldo migratorio positivo fa emergere Imperia, ma allo stesso tempo si registra un forte indice di solitudine, che spinge la provincia al 104° posto. Preoccupa anche l’emigrazione ospedaliera: molti residenti scelgono di curarsi fuori regione, e questo pone Imperia al 93° posto.
La situazione si aggrava nella categoria ambiente e servizi, dove Imperia scende all’80° posto, perdendo altre 16 posizioni. Oltre al già citato rischio frane, tra i peggiori d’Italia, si registra una scarsa performance nella raccolta differenziata, che colloca il territorio al 95° posto nazionale.
L'indicatore maggiormente positivo è quello della cultura e del tempo libero, dove la provincia raggiunge il 40° posto, in crescita di tre posizioni. Il numero di ristoranti è particolarmente elevato, abbastanza da portare Imperia al 5° posto nazionale, e risulta molto buona anche la percentuale di aree protette, che vale il 14° posto. Si registrano, però, pochi ingressi agli spettacoli, che trascinano la provincia all’87° posto, stessa posizione che riguarda la quota di amministratori comunali under 40. Molto carente è anche la copertura della rete fissa ultraveloce, per la quale Imperia è 98ª.






