Attualità - 25 novembre 2025, 13:37

"L'amore non è possesso": la lezione dei più piccoli contro i femminicidi

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, il Distretto Lions 108 La3 - Distretto delle Alpi e del Mare, ha scelto di dar voce alle nuove generazioni

"L'amore non è possesso": la lezione dei più piccoli contro i femminicidi

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Distretto Lions 108 Ia3 (Distretto delle Alpi e del Mare) ha scelto una strada potente e diretta per scuotere le coscienze: lasciare la parola a chi rappresenta il nostro futuro. In un video diffuso sui propri canali social, bambini e adolescenti decostruiscono con disarmante semplicità i meccanismi dell'abuso, offrendo una lezione di civiltà che molti adulti dovrebbero ascoltare.

La provocazione iniziale

Il filmato si apre con un pugno nello stomaco verbale. È Mauro Imbrenda, governatore del Distretto, a prestare il volto a quelle frasi che troppo spesso risuonano tra le mura domestiche prima di sfociare in tragedia: "Sei brutta, sei incapace, non servi a nulla". Un incipit duro, voluto per creare un netto contrasto con la lucidità e la purezza delle risposte che seguono, fornite dai veri protagonisti del video: i ragazzi.

L'obiettivo dell'iniziativa è chiaro: sondare cosa pensano le nuove generazioni di un fenomeno strutturale e drammatico, per capire come la cultura del rispetto possa essere seminata fin dalla tenera età.

Il peso delle parole

Dalle interviste emerge una consapevolezza sorprendente. Per i più piccoli, come Vittoria (8 anni e mezzo), comportarsi bene significa semplicemente condividere e aiutare chi è triste, magari "facendolo ridere". Ma è crescendo che l'analisi si fa più profonda. I preadolescenti, tra cui Bianca e Stefano (11 anni), individuano nella disparità di potere la radice del problema.

Colpisce la loro attenzione alla violenza verbale, spesso sottovalutata rispetto a quella fisica. "Le parole sono molto importanti perché ti possono ferire dentro", spiegano i ragazzi, sottolineando come un insulto o una svalutazione possano lasciare cicatrici indelebili nella memoria, ben più difficili da guarire di un livido.

Amore contro possesso

Il passaggio forse più significativo riguarda gli adolescenti, chiamati a riflettere sulle dinamiche di coppia. I ragazzi smontano uno dei miti più tossici delle relazioni affettive: quello che lega l'amore al controllo: "La gelosia e il controllo vengono confusi con l'amore perché spesso si associa l'amare al possedere", osserva una delle ragazze intervistate.

La risposta dei giovani è unanime: la gelosia patologica non è un segno di affetto, ma di insicurezza e mancanza di fiducia: "Se una persona è gelosa è solamente perché ci tiene, ma se col tempo diventa possessiva può far del male", aggiunge un coetaneo, ribadendo che l'amore deve essere una forza positiva, libera da stress psicologici e pressioni.

Rompere il silenzio

Il video culmina in un appello concreto all'azione: i ragazzi ricordano l'importanza di non restare indifferenti e di chiedere aiuto, citando il numero antiviolenza 1522 e invitando a rivolgersi alle forze dell'ordine, ai genitori o agli insegnanti.

Il messaggio finale è un coro di voci che unisce generazioni diverse in un'unica presa di posizione: "Io dico no". Un rifiuto netto alla violenza e all'indifferenza, promosso dal Distretto Lions per ricordare che il cambiamento culturale parte dall'educazione e dal coraggio di parlare.

Il video integrale
 

Gabriele Massaro

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