Attualità - 22 novembre 2025, 13:37

Sessanta allievi, venti volontari: alla Casa del Popolo la scuola di italiano solidale

La referente Lilli Alampi: "Un viaggio umano intenso. Si impara la lingua e ci si aiuta fraternamente"

Sessanta allievi, venti volontari: alla Casa del Popolo la scuola di italiano solidale

Ogni giorno la Casa del popolo, in via del Collegio a Oneglia, diventa una scuola, un presidio prezioso per una settantina di allievi stranieri che desiderano imparare la lingua italiana. Le iniziative del circolo Arci Solidarietà Lipari si rivolgono ad adulti e piccini con il progetto MALI, di mutuo aiuto linguistico di italiano, e con Fuori Orario, il doposcuola per gli studenti della secondaria, dai 10 ai 14 anni.

La scuola di italiano per stranieri nasce nella primavera del 2023 quando cinque maestri, tutti volontari, hanno dato avvio ai primi corsi: "Oggi, due anni e mezzo dopo, conta sessanta allievi e una ventina di insegnanti -spiega la coordinatrice, Lilli Alampi-. Le lezioni, all'inizio concentrate nel pomeriggio, occupano cinque mattine e quattro pomeriggi a settimana, per venire incontro alle esigenze di lavoratori con orari complicati: badanti, camerieri, addetti all’edilizia, ristorazione e pulizie. Una flessibilità resa ancora più necessaria dalle difficoltà del trasporto pubblico locale, troppo spesso inadeguato". 

La platea degli studenti si è arricchita nel tempo: Perù, Turchia e Bangladesh sono le nazionalità più rappresentate, ma i banchi accolgono anche volti e storie provenienti da altre parti del mondo. La sala, spesso affollata e rumorosa, è diventata un luogo di incontro umano oltre che linguistico: tra un esercizio e l’altro girano dolci fatti in casa, risate, racconti, ma anche richieste di aiuto, per la ricerca di un'abitazione o di un lavoro, e la condivisione di preoccupazioni per le famiglie lontane. "È un viaggio umano intenso, di scambio culturale tra maestri e discenti, che, pur tra tutte le difficoltà, crea legami importanti -riflette Alampi-. I volontari, non tutti con esperienza scolastica, insegnano con metodi liberi e spontanei, senza protocolli rigidi: una scuola solidale, 'di vicinato', dove si impara l’italiano e ci si aiuta fraternamente".

Il doposcuola coinvolge una decina di studenti, supportati da cinque volontari che si alternano tre pomeriggi a settimana. I ragazzi vengono segnalati spesso dalle insegnanti: giovani motivati, ma penalizzati da difficoltà linguistiche, talvolta aggravate da dislessia, discalculia o dall’isolamento sociale delle famiglie: "C’è chi rischia di essere abbandonato dal sistema scolastico, rendendo fragile ciò che la Costituzione promette: il diritto allo studio", afferma Alampi

A sostenere questo impegno c’è una rete preziosa: il partito della Rifondazione Comunista, che ospita da sempre le attività del circolo e i volontari di Cena Fuori, terzo progetto dell’Arci Solidarietà, impegnati nella distribuzione di pasti caldi alle persone senza dimora. A questa rete si è aggiunto ieri sera anche il Teatro dell’Attrito, che ha portato in scena lo spettacolo di Renato Donati, Il lago di Angela, devolvendo i proventi a sostegno della scuola. 

Sara Balestra

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