Un autunno così mite non passa certo inosservato. Nei giorni fra il 10 e il 17 novembre, mentre molti si aspettavano l’arrivo dell’autunno più crudo, i termometri hanno invece regalato valori decisamente sopra la media: 19,2°C a Imperia e Savona, 19,4°C alla Spezia, 18,9°C a Genova. Si tratta di 3,5-4 gradi in più rispetto a quanto ci si aspetterebbe in questo periodo, secondo le medie climatiche 1961-2010. A dirlo è Arpal, che ha diffuso un quadro dettagliato di questa seconda decade di novembre dal sapore quasi primaverile.
Nonostante il caldo anomalo, gli esperti invitano alla prudenza nei giudizi: non si tratta di un evento eccezionale. La serie storica 2003-2025 racconta infatti che, proprio tra l’11 e il 20 novembre, in passato non sono mancati episodi ancora più miti. Il 2021, ad esempio, aveva toccato punte oltre i 21°C.
E anche quest’anno si è fatto notare: 36 rilevazioni sopra i 21°C, pari al 2% dell’intera serie, dimostrano come la Liguria sia stata attraversata da flussi caldo-umidi di origine extratropicale.
Il dato più curioso arriva dall’entroterra imperiese: a Borgomaro, il 13 novembre, si è registrata la temperatura più alta del mese, 22,7°C. Un valore decisamente elevato per la stagione, ma comunque lontanissimo dai veri picchi storici: nella classifica degli ultimi 23 anni si colloca soltanto al 213º posto. I record assoluti appartengono agli anni 2011, 2004 e 2005, quando la colonnina di mercurio superò addirittura i 29°C. In cima alla graduatoria compare anche il 2008: queste annate totalizzano 18 valori sopra i 29°C, ben più estremi di quanto registrato nel 2025.
Ma questa parentesi di tepore è destinata a finire presto. Arpal annuncia infatti l’arrivo di un cambiamento deciso: aria più fredda in ingresso sulla regione e un calo significativo delle temperature minime e massime.






