Un’intera tratta della ciclabile di Imperia, quella che collega l’ex stazione del Porto fino al Prino, è immersa in un buio inquietante. Tutti i lampioni risultano completamente spenti, trasformando quello che dovrebbe essere un percorso sicuro in una vera e propria trappola per pedoni, anziani e ciclisti.
Le conseguenze non hanno tardato ad arrivare: due anziani sono caduti rovinosamente, inciampando in tombini e dislivelli invisibili proprio a causa dell’assenza totale di illuminazione. Un interrogativo che monta sempre più forte tra cittadini e frequentatori della zona: "come è possibile che un’arteria così frequentata venga lasciata nell’oscurità più assoluta?"
Ma non è tutto. Il buio pesto rende ancora più pericoloso l’incrocio con ciclisti che viaggiano senza luci, impossibili da vedere fino all’ultimo istante. Un mix letale che espone chiunque percorra quel tratto della ciclabile a un rischio reale di investimento.
La situazione, già grave, diventa quasi paradossale se si considera che la ciclabile rappresenta uno dei punti più utilizzati e apprezzati della città, soprattutto nelle ore serali. Eppure, nessun intervento sembra essere stato messo in campo per ripristinare l’illuminazione o almeno mettere in sicurezza i tratti più pericolosi. Cresce la rabbia dei residenti, dei frequentatori abituali e delle persone coinvolte nelle cadute: "Aspettano forse il ferito grave per muoversi?" è il commento più ricorrente.
Un paradosso inaccettabile per una città che punta sul turismo e sulla "qualità della vita", ma che sembra dimenticare la sicurezza più elementare dei suoi cittadini.











