La consigliera Laura Amoretti ricostruisce il contesto che ha portato alla mozione sulle aree interne, ricordando le preoccupazioni espresse quest’estate da piccoli comuni, ANCI e Consulta nazionale, fino alla Lettera aperta dei Vescovi delle aree interne che denuncia l’allarmante quadro delineato dal Piano Strategico Nazionale e chiede "un cambio di narrazione che valorizzi storie, cultura e vita dei territori, oltre a politiche concrete per incentivare il controesodo, sostenere smart working, innovazione agricola, turismo sostenibile, servizi sanitari di comunità, trasporti dedicati e recupero dei borghi".
Amoretti segnala inoltre la nuova criticità della perimetrazione delle aree montane, valutata penalizzante per diversi territori liguri, e sottolinea la ferma posizione di ANCI Liguria e l’impegno del sindaco nel portare la questione all’assemblea dei sindaci. Richiama anche le parole del Presidente della Repubblica, che definisce i piccoli comuni “anticorpi dell’abbandono” e ribadisce come i servizi essenziali rappresentino la condizione stessa della permanenza degli abitanti.
Passando al livello locale, Amoretti ricorda il "ruolo di Imperia come centro di riferimento per l’entroterra: la nuova organizzazione sociosanitaria, il potenziamento di Case e Infermieri di Comunità, il sostegno agli ambulatori comunali, il valore del trasporto a chiamata sperimentato in valle Arroscia e la necessità – ancora irrisolta – di affrontare il nodo della viabilità Imperia–Pontedassio".
Conclude "auspicando una sintesi condivisa tra tutti i gruppi consiliari, perché dividersi su un tema così trasversale e strategico sarebbe inutile e difficilmente spiegabile ai cittadini".