Liguria 2025, crescita debole e dibattito politico sul futuro economico

La Liguria, nel primo semestre del 2025, ha mantenuto un percorso di debole crescita, registrando un aumento del Prodotto Interno Lordo (PIL) dello 0,6 percento, secondo i dati della Banca d'Italia. 

Questo dato, pur positivo in un contesto di incertezza internazionale, è stato al centro di un acceso dibattito politico regionale. Il presidente della Regione, Marco Bucci, ha definito lo 0,6 percento un "dato significativo", evidenziando segnali incoraggianti: il settore immobiliare ha visto aumentare le transazioni e il turismo ha registrato un lieve incremento delle presenze, trainato dalla componente domestica. 

Particolare enfasi è stata posta sulla "blue economy", con l'aumento dei passeggeri crocieristici e dei container movimentati nei porti. A sostenere l'economia è tornato anche il mercato del lavoro. Dopo la stabilizzazione del 2024, il numero degli occupati è tornato a espandersi, in particolare per donne e lavoratori indipendenti. Questo ha contribuito a una riduzione del tasso di disoccupazione e ha favorito un moderato incremento dei consumi reali da parte delle famiglie. Anche la situazione finanziaria delle imprese è rimasta favorevole, con una ripresa della domanda di prestiti in un contesto di tassi d'interesse in calo. 

Nonostante questi elementi positivi, permangono delle criticità. L'attività edilizia ha rallentato, pur beneficiando dei fondi PNRR per le opere pubbliche. Nel comparto industriale, la produzione è aumentata moderatamente, ma fatturato e vendite sono rimasti stabili. Le previsioni degli operatori rimangono improntate a prudenza. Di tutt'altro avviso l'opposizione, rappresentata dal PD, che bolla il +0,6 percento come "nullo" e sintomo di una regione "economicamente ferma". I segretari del PD sostengono che le politiche attuali si stiano rivelando fallimentari e chiedono un'urgente inversione di rotta. Propongono un piano di sostegno alle imprese basato su investimenti in tecnologia, innovazione, infrastrutture e la creazione di lavoro di qualità con retribuzioni più dignitose, essenziali per trattenere i giovani e garantire uno sviluppo organico alla Liguria.