A Diano Marina è in arrivo una nuova agevolazione per i commercianti. A partire dal 1° gennaio 2026, i titolari di esercizi commerciali non dovranno più pagare il canone per l’occupazione di suolo pubblico relativo alle tende fisse o retrattili.
La decisione si inserisce nel contesto dell'approvazione delle tariffe per il Canone Unico Patrimoniale (CUP) per l'anno 2026, che rimangono sostanzialmente invariate rispetto all'anno precedente. Tuttavia, l'introduzione di questa specifica esenzione rappresenta un segnale forte e concreto di sostegno alle attività commerciali, che non dovranno più pagare la quota relativa all'occupazione di suolo pubblico per queste strutture. Inoltre, è previsto l'azzeramento dei coefficienti della tariffa per le occupazioni e pubblicità permanenti per i nuovi richiedenti o per nuove aperture di pubblici esercizi commerciali per il primo anno di attività. Il mancato introito stimato per il Comune, che include entrambe le agevolazioni, è di circa 30 mila euro.
Il sindaco Cristiano Za Garibaldi sottolinea: "Questa delibera non è solo un atto amministrativo, ma un gesto di fiducia e supporto verso i nostri commercianti. Le tende non sono un lusso, ma spesso una necessità per l'immagine, la protezione e la funzionalità di un esercizio. Azzerando questo costo, vogliamo dare un piccolo ma significativo segnale tangibile che l'Amministrazione è al loro fianco, contribuendo a rendere Diano Marina una città sempre più accogliente e favorevole all'impresa".
Aggiunge l'assessore al Bilancio Luca Spandre: "L'obiettivo primario era fornire una boccata d'ossigeno immediata a chi ogni giorno alza la saracinesca e contribuisce alla vitalità della nostra città. Le tende, oltre a migliorare l'estetica urbana, sono strumenti essenziali per l'attività commerciale. La delibera approvata in giunta prevede anche che queste esenzioni saranno stabilmente inserite nel Regolamento per l’applicazione del Canone Unico Patrimoniale, garantendo così una prospettiva di lungo termine per l'agevolazione, che troverà copertura nei fondi di bilancio".






