Cronaca - 09 novembre 2025, 12:10

I propal irrompono a Olioliva, un presidio a sorpresa per la pace

In piazza De Amicis e poi in banchina, tra stand, degustazioni per portanre alla ribalta una delle storie più dimenticate del Mediterraneo, quella degli olivicoltori palestinesi

I propal irrompono a Olioliva, un presidio a sorpresa per la pace

Momento di inattesa attualità politica e sociale a Olioliva. In piazza De Amicis, in banchina e poi nel centro storico,  nel cuore della festa, tra stand, degustazioni e turisti, un gruppo di attivisti Propal — ha organizzato un presidio pacifico, portando alla ribalta una delle storie più dimenticate del Mediterraneo: quella degli olivicoltori palestinesi.

Con cartelli, volantini e un piccolo banchetto informativo, gli attivisti hanno voluto collegare simbolicamente il frutto simbolo della pace, l’ulivo, alle difficoltà di chi lo coltiva in Cisgiordania, dove, spiegano, “ogni stagione di raccolta diventa una sfida di sopravvivenza”.

Abbiamo scelto Olioliva perché qui si celebra l’olio come cultura, identità e fatica contadina,” spiega un portavoce del gruppo. “In Palestina gli agricoltori vivono la stessa fatica, ma la subiscono sotto occupazione militare. Le loro terre vengono espropriate, gli ulivi bruciati o sradicati, e spesso non possono neppure raggiungere i campi a causa dei posti di blocco e delle violenze dei coloni”.

Durante il presidio sono stati distribuiti dati e testimonianze raccolte da organizzazioni umanitarie internazionali, che documentano migliaia di episodi di violenza e distruzione legati alla raccolta delle olive in Cisgiordania. Gli attivisti hanno invitato i visitatori a riflettere sul valore universale dell’ulivo come simbolo di pace e resistenza.

Non vogliamo rovinare la festa,” concludono i Propal, “ma ricordare che l’olio che amiamo tanto nasce dal lavoro e dalla terra. E non tutte le terre sono libere di farlo in pace”.

Diego David

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