Futsal - 08 novembre 2025, 12:10

LA STORIA/ Calcio a 5, Serie C. Airole - Caramagna: la partita si ferma ma vince lo sport

Infortunio al rossoblù Marco Abbo, le squadre decidono insieme di sospendere la gara. Bianco, "un gesto che non dimenticheremo”

LA STORIA/ Calcio a 5, Serie C. Airole - Caramagna: la partita si ferma ma vince lo sport

A volte il valore più grande dello sport non si misura nei gol, nei punti o nei trofei, ma nel silenzio improvviso che cala su un campo quando qualcosa di più importante accade. È quanto successo ieri  sera, venerdì 7 novembre  sera al PalaRoya di Ventimiglia, durante il big match del campionato di Serie C di calcio a 5 tra i padroni  di casa dell'Airole e il Caramagna, una partita attesissima, vibrante, che purtroppo ha avuto un epilogo inatteso e toccante.

Purtroppo bisogna parlare di due partite diverse – ha commentato a fine serata l’allenatore del Caramagna, Davide “Kama” Bianco –. La prima è quella sul campo, quella che fino al trentesimo del primo tempo, con gli arbitri che avevano già dato il recupero, è stata una gara bella, tra due squadre forti e preparate. Una partita di livello, vivace, destinata a chiudersi sullo 0-0 all’intervallo. Poi, d’improvviso, è cambiato tutto”.

Pochi istanti prima del fischio di fine primo tempo, infatti, uno scontro di gioco fortuito ha visto il giocatore del Caramagna Marco Abbo avere la peggio, rimediando un brutto infortunio al dito della mano. La scena, drammatica e inattesa, ha subito fatto capire la gravità della situazione. Ma è stato proprio in quel momento che la partita ha smesso di essere solo sport: è diventata un gesto collettivo di rispetto e umanità.

“I dirigenti e i ragazzi dell’Airole si sono avvicinati immediatamente – racconta Bianco – e hanno detto agli arbitri che qualunque decisione avessimo preso sul proseguo della gara sarebbe stata condivisa e rispettata. È stato un gesto che non dimenticheremo”. Insieme, le due squadre hanno deciso di sospendere l’incontro, lasciando da parte il risultato per qualcosa di più importante: la solidarietà verso un compagno infortunato.

Prima dell’arrivo dell’ambulanza, un nome spicca fra tutti: Christian Biancheri, che – come sottolinea lo stesso Bianco – “non ha mollato un attimo Marco, standogli vicino fino a quando i soccorsi non sono arrivati”.

In un’epoca in cui troppo spesso lo sport minore viene raccontato solo attraverso classifiche e polemiche, la serata del PalaRoya  ricorda che il vero spirito sportivo non è nella vittoria a ogni costo, ma nella condivisione dei valori umani che uniscono avversari e compagni di squadra.

“È stato un momento che va oltre il calcio – conclude Bianco –. Quello che abbiamo visto in campo è il significato più profondo dello sport: rispetto, empatia, solidarietà. È così che si costruiscono comunità sane, non solo squadre forti”. La partita  rimane così sospesa nel suo valore simbolico: una lezione di sport e umanità, che vale più di qualunque risultato.

Diego David

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU