Dalle Hawaii al Giappone, passando per Londra: le opere dell’artista Maria Nella “Hellory” Ponte hanno viaggiato per il mondo e ora approdano a Imperia, in una doppia esposizione 'Sintesi – Colore vs Monocromia' visitabile fino al 10 novembre tra la Galleria Rondò (orario 10-20) e la galleria Hellory – Gioielli d’Arte in via Berio 15 (aperta dalle 15 alle 18).
La mostra si articola in tre sezioni: le xilografie, i dipinti a olio su tela e una sala interamente dedicata ai rotoli in tempera su carta, grandi opere monocrome, lunghe fino a cinque metri, realizzate con inchiostro nero. Questi lavori appartengono al progetto più recente dell’artista: "Una tecnica molto spontanea e prêt-à-porter che ho iniziato a elaborare durante una residenza artistica a Fossacesia nel 2023 condotta da Alessandro Sciaraffa -spiega Ponte-. I dipinti raffigurano strutture architettoniche dei luoghi che visito, con scorci di Santa Maria Novella a Firenze, Porta Venezia a Milano, Ascoli Piceno, Piacenza e Verona".
Una delle sezioni più intime della mostra è Botanik, una serie di dipinti a olio dal colore liquido e trasparente, quasi acquerellato. "Ho iniziato questo ciclo durante la riabilitazione da un infortunio alla schiena -racconta l'artista-, nelle lunghe passeggiate sul lungomare Vespucci o negli aeroporti osservavo le piante che crescono negli interstizi dell’asfalto o in piccoli vasi, tra spazi ristretti e luce scarsa. Queste forme di vita fragili, ma tenaci, sono diventate un simbolo di resilienza e hanno dato vita a una collezione dai colori fiabeschi e dalle linee nitide".

Altro filone è quello dei nudi. Quelli monocromatici del progetto Extreme Beauty / Normal People, che celebra la bellezza reale e quotidiana. “Racchiudono la bellezza che si incontra nelle persone normali - dice-, un uomo che camminava a torso nudo in via San Giovanni, durante l’estate, è diventato il soggetto di un dipinto”. E il progetto, sviluppato nel 2017 For Your Eyes Only, in cui si esplora il tema del sexting, termine nato proprio in quegli anni per indicare l’invio di messaggi o foto erotiche. Qui la donna diventa protagonista e autrice della propria immagine: "Sono dei frammenti di corpo che offrono il punto di vista di chi si ritrae, come nei selfie", spiega Ponte.

Infine, le xilografie, il versante più tecnico e strutturato della produzione di Ponte, allieva e stampatrice del Maestro imperiese Giovanni Berio "Ligustro". In queste opere la precisione del disegno si unisce all’uso di materiali preziosi, come polveri d’oro e d’argento, in continuità con la tradizione giapponese del periodo Edo. "Si rifanno alle antiche stampe surimono, lavori preziosi di piccolo formato, con tirature limitate e realizzati per celebrare eventi o inviti privati".

Hellory ha esposto i lavori a Honolulu, durante una conferenza internazionale sulla xilografia tradizionale giapponese, ma anche alla galleria online Saatchi Art di Londra e le opere sono state selezionate per la Triennale del Tama University Museum di Tokyo.






