Ex Granatini, un déjà-vu che sa di retorica stanca e da un finto scontro che, in realtà, appare come una schermaglia tra parti della stessa medaglia. Non ne sentivamo davvero la mancanza del “Soccorso Rosso” — o meglio, rossoverde — che corre in aiuto dei soliti noti, mascherandosi da opposizione. Evidentemente le élite non combattono mai davvero tra loro, si proteggono. E il risultato è sempre lo stesso: la città paga il prezzo.
Fermo restando il diritto di un privato di costruire sul proprio terreno — e nessuno lo mette in discussione — resta il silenzio assordante su ciò che davvero conta: l’ennesimo scempio, anzi stupro, urbanistico e paesaggistico ai danni di Imperia.
Una città le cui vecchie consorterie mirano più al mantenimento dei propri interessi anziché allo sviluppo con dinamiche di stampo feudale.
In questa “guerra dei Granatini”, la vera sconfitta, ancora una volta, è Imperia.