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Attualità | 30 ottobre 2025, 12:30

Nuove colonnine elettriche a Imperia, si va avanti tappe forzate

Duferco dovrà fornire elaborati grafici dettagliati, specificando materiali, colori e finiture della cabina prima dell'inizio dei lavori

Nuove colonnine elettriche a Imperia, si va avanti tappe forzate

Sembra destinata a diventare una delle città più "elettriche" d'Italia, ma non senza stringenti paletti. Si è conclusa positivamente la Conferenza dei Servizi che ha dato il via libera all’installazione di cinque nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici, progetto presentato da Duferco Mobility Srl, ma la Soprintendenza e il Comune hanno imposto un severo disciplinare di cantiere. 

Le nuove infrastrutture – che spaziano dall'Ultra Fast Charge al Quick Charge – saranno distribuite in punti strategici della città, coprendo aree chiave per residenti e turisti in piazza della Vittoria  Ultra Fast Charge; in via Elia Benza Quick Charge; in via Del Ponte, via Unità Nazionale (via Vivaldi) e lungomare C. Colombo Tre Fast Charge.  La Soprintendenza e il Settore Urbanistica del Comune hanno dettato la linea: la cabina elettrica a servizio delle colonnine dovrà essere obbligatoriamente mascherata con vegetazione rampicante. L'obbligo non si ferma all'installazione, ma impone la garanzia del loro sviluppo e mantenimento nel tempo, a tutela del decoro urbano. 

Il cantiere sarà monitorato passo dopo passo: Duferco dovrà fornire elaborati grafici dettagliati, specificando materiali, colori e finiture della cabina prima dell'inizio dei lavori; la Soprintendenza dovrà essere contattata "nei tempi opportuni" per seguire l'intervento sul campo e fornire indicazioni. A lavori ultimati, sarà richiesta una relazione dettagliata del direttore dei lavori e documentazione fotografica completa. Prescrizioni ancora più specifiche sono state imposte per gli interventi in Piazza della Vittoria e via Elia Benza, aree sensibili dal punto di vista ambientale e archeologico. 

Il Settore Demanio ha tutelato il verde, autorizzando l'eventuale trapianto degli oleandri a condizione che vengano ricollocati nella stessa aiuola. Cruciale la distanza richiesta per gli scavi: almeno 1,8/2 metri dalla base di pini e cipressi per evitare danni radicali, con l'obbligo di utilizzare strumenti affilati per i tagli. A fine lavori, una relazione di un agronomo dovrà attestare il pieno rispetto di queste norme. Il vincolo più delicato arriva dalla Soprintendenza: tutti gli scavi dovranno essere eseguiti in presenza di assistenza archeologica continuativa da parte di professionisti qualificati, un requisito che rende il progetto non solo un'operazione ingegneristica, ma anche un delicato intervento di tutela del patrimonio storico. 

L'operatore Duferco Mobility è ora chiamato a rispettare un iter burocratico e operativo tra i più complessi, garantendo che l'arrivo della mobilità elettrica non comprometta la bellezza e la storia della città.

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