Vela - 28 ottobre 2025, 07:03

Dotazioni di bordo per le barche piccole e grandi, armatori in allarme a Imperia

In vigore l’obbligo di rispettare le ʽraccomandazioni del fabbricanteʼ

Dotazioni di bordo per le barche piccole e grandi, armatori in allarme a Imperia

Potrebbe configurarsi come un ʽAvviso ai navigantiʼ e in effetti è vero. Perché, dallo scorso 21 ottobre, le obbligatorie dotazioni di bordo per le barche piccole e grandi hanno ricevuto ulteriori aggiunte. Anche se, nell’ambiente per il diporto che rappresenta il settore più interessato, non tutte sono ritenute novità e neppure tutte accettabili. In effetti qualche novità è presente anche per le imbarcazioni abilitate alla navigazione entro le 12 miglia, la maggior parte degli scafi proprietà dei diportisti e, quindi, non professionisti. “Certamente sono stati più che giustificati alcuni nuovi obblighi – dice un armatore incontrato sui pontili del marina imperiese – Le luci ad attivazione automatica sui giubbotti di salvataggio, per esempio, insieme alla tabella dei segnali visivi diurni e notturni, lo scandaglio soltanto per oltre le 50 miglia e le imbragature di sicurezza per gli scafi a vela”. Interventi modesti che non solo sono ritenuti assolutamente necessari ma che sembrano far compagnia ad altri giudicati se non inutili se non inutilizzabili.

 “Entro e oltre le 12 miglia – continua quel diportista che confessa, invece, di essere un pescatore dilettante – sono obbligatorie la bussola ovviamente e le sue tabelle di deviazione: una dotazione praticamente inutile perché, soprattutto, sulle piccole imbarcazioni, l’ago della bussola risente troppo dei movimenti che ne impediscono la lettura”. Però la mancanza della presenza a bordo di uno schema di quelle deviazioni può causare un costoso verbale di infrazione. Ma non l’unico appunto che viene addebitato alla nuova normativa. Infatti è ormai in vigore l’obbligo di rispettare le ʽraccomandazioni del fabbricanteʼ così che non sono più le prescrizioni di legge a decidere tempi e modi delle revisioni e sostituzioni ma anche le aziende produttrici di tutte quelle dotazioni soggette a scadenza come razzi, giubbotti, zattere e boette. Un particolare che, non solo, evidenzia lo strapotere indotto dei produttori che obbliga a spese a volte inutili. “La scadenza – precisa sempre la prossima vittima predestinata dalle novità – è quella che inizia dalla data di fabbricazione e non quella di acquisto: l’unico strumento per evitare costi irragionevoli induce ad acquistare le dotazioni scadute soltanto dopo la stagione invernale, noi appassionati usiamo la barca soprattutto in estate”.

Ino Gazo     

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