Si prospetta una stagione influenzale tutt’altro che leggera. Le prime previsioni dei medici di famiglia dell'Imperiese, ma anche dei virologi a livello regionale e nazionale, basate su quanto accaduto recentemente in Australia, indicano che l’influenza 2025-2026 potrebbe colpire un numero di italiani pari o superiore a quello dello scorso anno, quando i contagi stimati furono circa 16 milioni.
I primi virus influenzali sono già in circolazione e la curva dei casi è destinata a salire progressivamente nelle prossime settimane, fino a raggiungere il picco tra novembre e dicembre, come di consueto.
Il quadro dipenderà molto anche dalle condizioni meteorologiche: se l’inverno sarà particolarmente rigido, la diffusione del virus influenzale classico potrebbe accelerare, portando a un aumento dei casi. Se invece prevarranno gli sbalzi termici, sarà più probabile assistere a una maggiore circolazione di altri virus respiratori, come il virus respiratorio sinciziale (RSV), i parainfluenzali e i rinovirus, responsabili di sintomi simili ma spesso più prolungati.
Come sempre, i più vulnerabili restano gli anziani, i bambini piccoli, le persone con patologie croniche o con difese immunitarie ridotte. Per loro, ma anche per chi lavora a stretto contatto con il pubblico o in ambito sanitario, è fortemente consigliata la vaccinazione antinfluenzale, che rappresenta la protezione più efficace contro le forme gravi della malattia. La stagione influenzale 2025-2026 si annuncia vivace e potenzialmente impegnativa, ma con un po’ di attenzione, prevenzione e buone abitudini igieniche sarà possibile affrontarla senza troppi problemi.






