Una brusca e inattesa interruzione del servizio di trasporto pubblico ha gettato nel caos l'Alta Val Tanaro, lasciando a piedi centinaia di pendolari e studenti. La causa è da ricondurre al sequestro dei mezzi della società di autolinee RT Piemonte, disposto dalla Procura della Repubblica di Cuneo nell'ambito di verifiche sulla sicurezza e sulla gestione del parco mezzi.
Il provvedimento giudiziario ha immediatamente comportato la sospensione di tratte nevralgiche, tra cui le linee Ceva-Viola Saint Gréé, Pamparato-Roburent-Mondovì e, in particolare, l'importante collegamento interregionale Imperia-Ormea-Mondovì. Di fronte al rischio paralisi, è scattata la risposta d'emergenza del consorzio Grandabus, che ha agito con rapidità per tutelare il diritto alla mobilità dei cittadini.
Fin dalle prime ore del giorno dell'interruzione, il consorzio ha attivato un piano straordinario mobilitando le proprie aziende di autolinee aderenti per coprire le linee rimaste improvvisamente scoperte.
L'intervento è stato messo in atto in stretto coordinamento con gli enti istituzionali preposti: l’Agenzia per la Mobilità Piemontese, il settore trasporti della Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo.
La decisione di agire prontamente è stata motivata dall'esigenza di non lasciare isolato un territorio già complesso dal punto di vista infrastrutturale. “Abbiamo ritenuto doveroso intervenire – hanno spiegato i vertici dell’azienda -.È nostro imperativo garantire un servizio essenziale a una comunità che non può permettersi di restare bloccata. Stiamo impiegando, insieme alle altre aziende consorziate, tutti i mezzi e le risorse disponibili per coprire le linee e ristabilire quanto prima un servizio stabile e sicuro”. L’iniziativa decisa da Grandabus mira ora a stabilizzare le corse sostitutive, mentre le indagini della Procura proseguono e le istituzioni regionali lavorano per una soluzione definitiva della crisi che ha colpito il trasporto pubblico in Val Tanaro.






