Un’aria di incertezza ha accompagnato la tradizionale Fiera di San Francesco, che ieri ha animato il lungomare Vespucci. Tra i banchi aleggiava un pensiero comune: "Potrebbe essere l’ultima volta in questa location". La preoccupazione nasce dalle ultime mosse dell’amministrazione Scajola, che negli anni scorsi ha deciso di decentrare le fiere cittadine, spostandole dal centro . Ora, con l’imminente avvio del cantiere per il “bosco urbano”, la situazione potrebbe cambiare ancora.
A confermare che i lavori sono ormai ai blocchi di partenza è stato l’assessore ai Lavori Pubblici Gian Franco Gaggero, intervenuto durante l’ultima seduta del consiglio comunale. Il progetto, molto discusso in città, ha già spinto alla nascita di un comitato spontaneo di cittadini che ha raccolto oltre 1.000 firme per chiedere una revisione del piano. Secondo indiscrezioni, in caso di apertura del cantiere, le future edizioni delle fiere verrebbero spostate lungo la strada che collega la piscina al Parco Urbano, una zona ancora più distante dai centri abitati e dai flussi pedonali principali. Una prospettiva che non piace agli ambulanti.
“Sarebbe molto meglio tornare in centro — raccontano alcuni espositori — anche per le attività a posto fisso, per i locali e per la comodità dei visitatori. Già avevamo accettato con fatica il trasferimento sul lungomare Vespucci, ma se ci allontanano ancora rischiamo di perdere clienti. C’è chi parla addirittura di restituire la licenza”. Il futuro delle fiere cittadine, insomma, resta incerto. Tra nuovi cantieri, proteste e timori per l’affluenza, la tradizione popolare rischia di pagare un prezzo alto.






