Fino al 2 novembre sarà possibile presentare osservazioni sul progetto che dovrebbe ridisegnare la linea di costa di Porto Maurizio. Si tratta di una tappa fondamentale del Masterplan Imperia Waterfront, elaborato dal Consorzio Stabilimenti Balneari Imperia, che prevede interventi di difesa costiera e nuove installazioni lungo il litorale sotto al Parasio. Tra le opere più discusse spiccano i sette mini-aerogeneratori eolici alti sei metri, che dovrebbero sorgere sulle spiagge, e il prolungamento di 30 metri del molo Buraxen, con la realizzazione di un percorso pedonale e di una fontana a getto sulla testata. Nel pacchetto anche un punto di ormeggio alle Ratteghe e la creazione di un museo sottomarino davanti alla costa.
Il progetto, sottoposto dalla Regione alla procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è ora aperto al contributo di cittadini e associazioni.
Entro il termine stabilito sarà possibile inviare osservazioni, segnalare criticità o chiedere integrazioni. Per proteggere le spiagge dall’erosione, il piano prevede il conferimento di 2 mila metri cubi di sabbia per il ripascimento, 710 tonnellate di massi per il ripristino del molo e altre 2.400 tonnellate per la parte soffolta.
I materiali arriveranno da cave dell’Imperiese e da Gravellona Toce, con un impatto logistico significativo: circa 200 viaggi di camion a quattro assi e una parte di trasporto via mare con pontoni, gru e sommozzatori. Tutti i lavori si svolgeranno in inverno.
Nei documenti integrativi inviati alla Regione, il Consorzio – che riunisce gli stabilimenti Moletto, Spiaggia d’Oro, Manè, Spinnaker, Oneglio, Conca d’Oro e Buraxen – ha risposto punto per punto alle obiezioni sollevate. Non è previsto al momento un ripascimento strutturale su larga scala: eventuali interventi più consistenti saranno valutati solo dopo una fase di monitoraggio. L’obiettivo dichiarato è duplice: difendere la costa dall’erosione e allo stesso tempo arricchire l’offerta turistica del litorale. Tuttavia, restano sul tavolo i nodi legati all’impatto paesaggistico dei mini-aerogeneratori, alla movimentazione di grandi quantità di materiali e al traffico indotto dal cantiere.
SU