“Riteniamo scellerato aumentare per il 2026 l’imposta di soggiorno come comunicato dal sindaco Cristiano Za Garibaldi e dall’assessore Spandre, trionfalmente, nei giorni scorsi”.
È netta la posizione del capogruppo di 'Diano Domani', Francesco Parrella, che attacca la decisione dell’amministrazione comunale e avverte sui rischi per il comparto turistico della città.
Secondo Parrella, la situazione è già critica: “Diano Marina, che sta pagando una flessione di presenze nel corso del 2025, è reduce da una delle estati più difficili della sua storia. Le responsabilità, come abbiamo detto più volte, risalgono certamente nel tempo, ma restano mai affrontate in 14 anni di amministrazione Za Garibaldi”.
Un aumento della tassa di soggiorno, sostiene l’esponente di opposizione, rischia di aggravare i problemi: “Chiudere l’estate con la comunicazione che dal prossimo anno i turisti saranno chiamati a pagare molto di più ci pare paradossale. Si espongono così le imprese ricettive – che in questo caso fungono da ‘esattori’ – a inevitabili critiche che invece dovrebbero essere rivolte a un’amministrazione miope e sorda, più attenta ai viaggi alle fiere e a manifestazioni costose e inutili, calendarizzate nei periodi di maggior afflusso, piuttosto che ai problemi concreti della città. Parliamo di questioni basilari come i collegamenti con la stazione o l’apertura dei bagni pubblici”.
Per Francesco Parrella, prima di pensare a nuove entrate fiscali sarebbe stato necessario rilanciare l’immagine della città: “Occorreva in primo luogo intervenire con manutenzione e decoro urbano e poi comunicare in modo chiaro e rassicurante con i nostri clienti. Invece, chi tornerà a soggiornare a Diano Marina, già pessimamente gestita, troverà anche la sorpresa di una tassa addirittura maggiore”.
Il gruppo Diano Domani ha già presentato un’interrogazione urgente sull’argomento, che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.
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