Si è tenuto stasera, lunedì 15 settembre, a Diano Marina un consiglio comunale monotematico aperto, convocato in via straordinaria per affrontare la grave situazione legata al sistema fognario e all’acquedotto della città. Una decisione che arriva al termine di un’estate particolarmente difficile, caratterizzata da guasti ripetuti, malfunzionamenti e sversamenti in mare che, soprattutto nel periodo a cavallo di Ferragosto, hanno reso necessaria l’adozione di provvedimenti urgenti da parte dell’Amministrazione comunale.
Le analisi effettuate da ARPAL hanno evidenziato, infatti, in più occasioni valori fuori norma, inducendo il Comune a emanare ordinanze di divieto di balneazione con conseguenze pesantissime per le attività commerciali, alberghiere e balneari, che hanno subito danni economici rilevanti proprio nel cuore della stagione turistica.
Il sindaco Cristiano Za Garibaldi ha illustrato in consiglio comunale il piano di interventi sul sistema fognario cittadino. Si interverrà sul Rio Mortula, Varcavello, Borgo Paradiso e sull’intera condotta. "Il cronoprogramma partirà da ottobre 2025" – ha dichiarato Za Garibaldi – specificando che a "Sant’Anna sono previsti lavori di progettazione e manutenzione degli incroci, rifacimento delle solette, rinforzo della struttura portante e adeguamento della quadristica elettrica, senza modifiche alla parte in superficie". Per la stazione di sollevamento di Varcavello, "Rivieracqua predisporrà un piano di lavoro con ispezioni fissate al 24 e 25 settembre per verificare la commistione tra acque bianche e nere. "È in fase di programmazione l’installazione di un gruppo elettrogeno e il potenziamento dell’impianto", ha aggiunto il sindaco.
Relativamente alla stazione di Borgo Paradiso, è prevista "la verifica del collettore sulle spiagge e il prelievo della linea al termine della stagione balneare, per proteggere l’impianto dal materiale ghiaioso". "Inoltre, la porta di accesso sarà spostata dal lato sud in posizione laterale per agevolare le manutenzioni".
Za Garibaldi ha ricordato come "la città viva una trasformazione nei mesi estivi, con picchi di 60 mila persone: un segno di grande vitalità che però mette a dura prova le infrastrutture e il sistema fognario". Riguardo alle criticità, il sindaco ha sottolineato che "i problemi attuali del rio Varcavello derivano da scelte compiute tra il 2001 e il 2010, quando si decise di far confluire nel canale sia le acque piovane che i reflui misti. Il muro di contenimento realizzato allora non ha risolto la situazione, che continua a manifestarsi con sversamenti e cattivi odori".
Infine, il primo cittadino ha ribadito: "Mi presento oggi con un cronoprogramma chiaro e definito, che testimonia la serietà delle nostre azioni. Ho ereditato un problema e fin da quando ero assessore ho cercato di attivarmi con tutti i mezzi a disposizione. La collaborazione con Rivieracqua è stata complessa, ma la consapevolezza delle problematiche non è mai venuta meno: per questo ho ritenuto l’ingresso del socio privato una scelta strategica, condizione necessaria per risolvere le criticità più urgenti e gettare le basi per un sistema fognario all’altezza".
Marcello Bellaccicco, capogruppo della lista civica 'Diano Marina', ha detto: " Non si può fuggire dalle responsabilità nessuno può avere dubbi sul fatto che l’assoluta incuria del sistema fognario sia stata l’unica causa che ha provocato il disastro di agosto per le spiagge. Un disastro prevedibile e preannunciato. Più volte ci sono stati segnali di cedimento, che abbiamo evidenziato ripetutamente al sindaco e all’amministrazione".
"La responsabilità di tutto questo è da attribuire alle amministrazioni che si sono susseguite, ma anche a quella attuale. Non lo assolve dalle colpe il fatto che la gestione sia ora sotto Rivieraqua: fino a poco tempo fa la responsabilità era del Comune, che ha fatto poco o nulla. Il sindaco governa la città da oltre 14 anni: questo è un argomento delicato e serio, sul quale avrebbe dovuto imporsi nei confronti di Rivieraqua. La salute dei cittadini va tutelata. Invece il sindaco è stato assente nei momenti degli sversamenti". "Giorni di colpevole silenzio: le acque, alla vista e all’olfatto, apparivano compromesse, come confermato da Arpal. La responsabilità è di non aver vietato la balneabilità dal 17 agosto, compromettendo così la salute pubblica. Se perdiamo la fiducia dei cittadini e dei turisti, siamo fregati".
"Il tema è storico, c’è anche qualcosa di ereditario -ha dichiarato il capogruppo della lista 'Diano Domani' Francesco Parrella - legato all’urbanizzazione del centro. Questa amministrazione aveva presentato un progetto di partenariato pubblico-privato per trasformare la scuola di via Biancheri in circa 60 appartamenti, che avrebbero comportato un’ulteriore urbanizzazione del centro storico, già dagli anni ’70, sotto pressione. Quegli appartamenti che volevano realizzare, ora messi nel congelatore, avrebbero peggiorato il problema. L' unica cosa che dovevate fare: aprire i bagni pubblici. Ma non ci siete riusciti. Viviamo una crisi impressionante. Lei, da 14 anni, siede in quest’aula tra i banchi della maggioranza, ricoprendo ruoli come assessore, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici e alle grandi opere. Gli interventi delle società private, chiamate a gestire i tre grandi problemi delle fogne — miasmi, sversamenti e guasti — sono stati innumerevoli: centinaia di migliaia di euro spesi ogni anno per i continui camioncini nelle zone più sensibili. Poi è stata smantellata la squadra degli operai. Riviera Acqua, nata nel 2012, mentre lei era in Comune dal 2011,c'è stata una crisi strutturale con responsabilità mai accertate. Lei non ha mai voluto accertarle. In questi quattro anni abbiamo denunciato che le cose non andavano; purtroppo, i nodi vengono sempre al pettine. A pagarne il prezzo sono stati cittadini e imprenditori".
La convocazione della seduta in forma aperta, richiesta dalle minoranze, nasce dalla volontà di dare spazio al confronto diretto con la cittadinanza e le categorie economiche colpite. Erano attesi numerosi interventi da parte di operatori del settore turistico, comitati cittadini e rappresentanti delle associazioni di categoria, che da settimane chiedono risposte concrete e tempi certi sugli interventi strutturali da attuare. La rete fognaria cittadina, secondo molte voci critiche, sarebbe ormai al limite, con impianti vetusti e sottodimensionati rispetto al carico estivo, e non più in grado di garantire un servizio adeguato, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso.
Operatori turistici e cittadini hanno chiesto interventi immediati, risorse certe e soprattutto un cronoprogramma chiaro dei lavori da eseguire per evitare che simili episodi possano ripetersi nella prossima stagione.
Nel merito, l'ex presidente del consiglio comunale Marco Perasso: "Il nuovo acquedotto e fognatura non saranno la panacea di tutti i mali, sono sottodimensionate, ci saranno problematiche di malfunzionamenti. Alessandro Sasso, albergatore: "Chiedo a tutti, al sindaco anche alle minoranze, se fosse possibile in caso di opotetca crisi che si possa ripresentare cabina di reagire per coordinare la comunicazione". Luca Polselli, commerciante: "Preoccupato della situazione chiediamo tempi per i lavori. Spaventato dalla gogna mediatica che c'è stata".

Paolo Saglietto (presidente Confcommercio Golfo dianese): "Così è difficile fare turismo, ci troviamo a competere con realtà che stanno viaggiando a 300 all'ora quando noi ci preoccupiamo ancora delle fognature. È difficile fare turismo senza uno sforzo collettivo. C'è stato un danno a tutta l'economia cittadina e del golfo. Chiedo sforzo comune per trattare con Arpal nuova modalità di gestione analisi. Dobbiamo recuperare credibilità, è un momento critico, cerchiamo di fare qualcosa".






