Una parte del pubblico si è voltata di spalle, qualcuno ha intonato Fischia il vento, altri hanno apertamente contestato il sindaco Claudio Scajola, salito sul palco per i saluti istituzionali. L’episodio è avvenuto durante l’evento “Voci silenziose: il grido dei diritti negati in Medio Oriente”, che, ieri sera, ha riunito centinaia di imperiesi Pro Pal in banchina Aicardi. Organizzato da Amnesty, con il patrocinio del Comune e l’adesione di oltre quaranta associazioni del territorio, l’incontro ha portato testimonianze e riflessioni sulla drammatica situazione a Gaza, lanciando un messaggio di pace e condanna verso ogni forma di violenza.
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Il consigliere comunale del Partito Democratico, Ivan Bracco, è stato tra i primi a contestare pubblicamente il sindaco, gridando “Vergogna! Ipocrita! A casa!”. A stonare, secondo il consigliere di opposizione, la scelta del sindaco di partecipare a una manifestazione a sostegno della popolazione di Gaza, dopo che, lo scorso luglio, la maggioranza in consiglio comunale aveva bocciato la mozione del consigliere Lucio Sardi (AVS) per il riconoscimento simbolico dello Stato di Palestina.
“Una contestazione, minoritaria guidata dal solito provocatore - replica Claudio Scajola-, mi ha fatto piacere vedere che la maggioranza del pubblico, invece, non ha seguito le provocazioni di chi non ha un reale concetto di democrazia”. Il sindaco ha sottolineato come la mozione presentata fosse “faziosa e non condivisibile”, e che si fosse cercato di trovare un testo condiviso, ma senza successo. “Sono intervenuto all’evento, a cui sono stato invitato, perché credo sia giusto ribadire il mio pensiero: per agevolare un percorso di pace è necessario che anche il governo italiano riconosca lo Stato palestinese, nel quadro del principio dei due popoli, due Stati”.
"Il luogo istituzionale per prendere decisioni è il consiglio comunale - ha dichiarato Bracco -. La mozione che avevamo presentato non era né antisemita né provocatoria. Era un segnale di vicinanza a quei territori oggi devastati dalla guerra. Ho gridato perché ho voluto rappresentare quella parte della città che non è d’accordo l’ipocrisia di un’Amministrazione che di democratico non ha nulla".






