Iniziano i preparativi in attesa della schiusa delle uova di tartaruga Caretta caretta deposte sulla spiaggia Conca d’Oro di Borgo Marina. I volontari e biologi dell’associazione Delfini del Ponente APS hanno allestito un corridoio protetto per facilitare il cammino delle tartarughine verso il mare.
Il tratto di spiaggia è presidiato giorno e notte in attesa del momento cruciale della nascita, anche se gli esperti non si sbilanciano con previsioni precise. Il monitoraggio dei nidi sparsi sulla riviera ligure, è affidato al Gruppo Ligure Tartarughe, composto dall'Acquario di Genova, l'Arpal, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dall'Università di Genova e, nell'Imperiese, supportato dall'associazione I Delfini del Ponente APS.
Attraverso l'utilizzo di datalogger i ricercatori tengono sotto controllo la temperatura, parametro fondamentale per prevedere l’emersione dei piccoli. Quando si forma il “cono” – il primo indizio di una possibile nascita – si procede con l'allestimento del corridoio che dal nido porta al mare: il passaggio deve essere ombreggiato, per evitare che le tartarughe si disorientino. I piccoli, infatti, si dirigono verso il mare seguendo il riflesso della luna sull’acqua, ma potrebbero essere confusi da luci provenienti dalla passeggiata o dagli stabilimenti balneari, che vengono appositamente spente.
Durante la schiusa, i volontari hanno il compito di monitorare l’evento, evitare disturbi, conteggiare i nati e documentare il tutto con fotografie, rigorosamente senza flash. Dopo 72 ore dall’ultima emersione, i biologi – autorizzati dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – procedono all’apertura del nido per completare l’indagine scientifica.
Non in tutti i nidi, però, si è conclusa la schiusa. A Celle Ligure, ad esempio, le 110 uova deposte non si sono sviluppate.






