A giugno i primi test annunciati in pompa magna, a fine agosto le due navette a guida autonoma sono finite nel dimenticatoio, avvolte da grossi teli e parcheggiate davanti ad uno degli ex depositi della vecchia stazione di Porto Maurizio.
La fase sperimentale, con la possibilità successiva di di modulare l’orario per osservare il comportamento del mezzo in presenza di diverse configurazioni di traffico interferente, è già un ricordo. I mezzi a guida autonoma sono già lontano dal loro corridoio accanto alla pista ciclabile.
L’utilizzo della navetta che doveva essere addirittura gratuito resterà un ricordo? Questo non è dato sapere, ma vedere le due navette avvolte nei teli certamente non è un bel segnale. E così anche l’obiettivo di integrare il servizio con la pista ciclabile, per alleggerire il traffico veicolare, contribuire alla riqualificazione urbana e promuovere un nuovo modello di mobilità sostenibile e intelligente al momento può considerarsi archiviato o meglio finito in un cassetto.
Secondo quanto trapela, il servizio di sperimentazione dovrebbe riprendere con l’inizio della stagione autunnale. Sarà così?






