Accadde Oggi - 25 agosto 2025, 07:02

ACCADDE OGGI, 25 AGOSTO 1980. A Torrazza nascono i vigilantes anti furti: turni notturni per "difendere" case, ville e auto degli stranieri

All'alba sventato raid dei soliti ignoti: colpi di fucile da caccia sparati in aria e ladruncoli in fuga

ACCADDE OGGI, 25 AGOSTO 1980. A Torrazza nascono i vigilantes anti furti: turni notturni per "difendere" case, ville e auto degli stranieri

Le ronde padane? Il tam tam anti ladri via whatsApp? Le videocamere di sorveglianza anti furto? Cari imperiesi, 45 anni fa, in pochi lo sospetteranno, qualcuno aveva di gran lunga precorso i tempi attuali: a Torrazza, frazione della val Prino, praticamente tutti gli abitanti stanziali, a turno, si trasformarono in...vigilantes. 

Obiettivo: evitare furti agli stranieri ospiti del paese. La scelta antesignana dell'autodifesa dalla criminalità venne messa in atto soprattutto nelle ore serali. I soliti ignoti, di preferenza, avevano messo nel mirino le abitazioni dei turisti stranieri, isolate e temporaneamente non occupate, ma anche le auto parcheggiate in piazza e nelle vie di accesso al paese. Ma non avevano fatto i conti con gli attivi torrazzini che, per scongiurare colpi e raid, si misero d'accordo per montare turni prolungati di guardia itinerante. 

Capitò così che una delle pattuglie di volontari, risvegliata verso le quattro dal secco rumore di cristalli d'auto infranti, diede l'allarme, sparando addirittura - si dice - alcuni colpi di fucile da caccia in aria. Risultato: sveglia in tutto il paese e fuga degli ignoti incursori, forse alla ricerca di qualche autoradio da rivendere, fenomeno non raro all'epoca in quel di Imperia. Torrazza, sino ad alcuni anni prima, era in pieno demografico, economico e e persino edilizio. 

"I pittoreschi edifici in pietra viva, separati l'uno dall'altro dagli stretti carrugi tipici della Liguria, si erano quasi spopolati per la fuga generale verso la costa. Conseguenza di questo abbandono erano muri diroccati, tetti in rovina e una popolazione composta per lo più di vecchi rimasti a guardia di un passato che sembrava irrecuperabile. Fu allora che vennero i primi stranieri, in genere olandesi o tedeschi - scriveva infatti un diffuso quotidiano dell'epoca - cominciarono ad acquistare per poco prezzo le vecchie case e a riattarle, spesso con il lavoro manuale di tutta la famiglia. Un'opera di ripristino intelligente e sensibile: mentre gli interni sono stati adattati alle esigenze moderne, gli esterni sono stati conservati intatti, o al massimo restaurati. Dopo i primi pionieri è arrivata la massa di acquirenti, i prezzi delle case sono saliti con soddisfazione degli abitanti, sono sorte nuove iniziative economiche a vantaggio della popolazione. A Torrazza, specie d'estate, l'integrazione fra i locali ed i loro ospiti è avvenuta senza incomprensioni, con vantaggio per tutti. Questo spiega perché la popolazione ha accolto con irritazione le recenti incursioni ladresche notturne, che hanno quasi sempre preso di mira le grosse auto con targa estera parcheggiate lungo la strada comunale". 

"Ci spiace per gli ospiti colpiti - raccontava all'epoca uno dei vigilantes - ma ci spiace anche per il nostro buon nome: basta il teppismo di pochi per confermare la voce che qui tutti sono ladri. E invece, a Torrazza, ladri non ce ne sono: gli incursori vengono certamente dalla costa imperiese".

Giorgio Bracco

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