Buon pomeriggio ai nostri Lettori. Il fine settimana è trascorso in linea con il mantenimento di una condizione di disagio fisiologico dovuta al caldo che si avvia al termine (ma solo al Nord inizialmente) di questa lunga parentesi borderline, con una durata complessiva che ha ricalcato quelle che erano le aspettative. Avverrà un graduale ridimensionamento per un ovvio invecchiamento della struttura anticiclonica.
Nella nostra provincia, nella notte tra sabato e domenica intorno alle 2:30 del mattino si è verificato un episodio temporalesco piuttosto intenso, episodio che è rientrato in quella che era la crescente probabilità di manifestazioni di questo tipo che avevamo indicato in crescita proprio nel fine settimana. La localizzazione ha riguardato il capoluogo e le sue spalle, con una cella insidiosa che ha prodotto una coreografica illuminazione notturna con bagliori a giorno seguiti da roboanti tuoni, con la collina Onegliese ottimo punto di osservazione e con una precipitazione di rilievo sino al valicare delle tre del mattino accompagnata anche da qualche chicco di grandine e raffica di vento importante. Il refrigerio che ne è scaturito è stato di breve durata in quanto ovviamente nel corso della mattinata di ieri le temperature sono ritornate sugli elevati valore del periodo in argomento. Il copione ha cercato poi di ripetersi nella notte tra ieri e oggi ma con localizzazione più a est della provincia.
CAPE FEAR - Dopo il "Sole a mezzanotte", film che ben interpreta il concetto delle notti con temperature notturne assurde over 30° che abbiamo toccato in questo periodo, la cinematografia viene ancora una volta in soccorso con "Cape Fear", altro classico del grande schermo. Il promontorio della paura si addice a un altro promontorio quello anticiclonico che ha evidenziato tutta la sua potenza e la sua struttura quasi inattaccabile. Chiariamo intanto subito un concetto. Non pensiate di assistere a tracolli termici, si attiverà una fase più dinamica, con una maggiore probabilità di temporali, ma la colonnina di mercurio registrerà variazioni piuttosto blande in una prima fase. Sia oggi sia domani il calo sarà effettivamente lieve. Poi nella giornata di mercoledì con una fase temporalesca più strutturata potrebbe intervenire effettivamente un primo break. Il tutto legato a quello che potrebbe essere il transito di una perturbazione che resta comunque da valutare stante le solite correnti, quasi mai dirette ma sempre piuttosto trasversali, sotto precipitazione il beneficio sarebbe più consistente.
PREVISIONE - Da domani prenderà il via una fase come detto maggiormente dinamica, con un probabile marcato peggioramento tra dopodomani e giovedì. Al di là di quella che sarà l'intensità dei fenomeni in termini di temperature le massime subiranno un calo che comunque nella nostra provincia potranno sempre superare i 25°. Le minime notturne rientreranno dai valori assolutamente folli ma resteranno comunque nell'orbita delle notti tropicali mantenendosi inizialmente over 20° e restando comunque nei pressi di questa soglia.
Come dato statistico, faccio presente che nel fine settimana, la mia stazione di riferimento, ovvero i 3500 metri di Plateau Rosa, ai piedi del Cervino, si è nuovamente toccata l'isoterma dei 13°, che sono il valore fuori scala che per gran parte dell'estate ormai caratterizza l'agonia dei ghiacciai. Premesso che sarà necessario riaggiornarci in merito al peggioramento contemplato tra un 36/48 ore, facciamo un quadro sulla linea di tendenza. A livello generale il cambiamento più significativo riguarderà il Settentrione. La dinamicità, con la saccatura fresca che riguarderà la parte superiore del Paese, causerà il consueto richiamo di aria ulteriormente calda sul Meridione, dove le temperature si manterranno su valori sicuramente molto simili a quelli attuali. In definitiva al Meridione prosegue l'ondata di calore, che potrebbe persino riacutizzarsi a partire da lunedì prossimo andando anche a interessare parzialmente il Centro Italia.
Dopodomani i primi temporali riguarderanno Piemonte e Valle d'Aosta, con successiva estensione alle pianure, sino a raggiungere anche la Toscana. Particolare attenzione per quanto concerne la nostra regione sarà incentrata, sempre per dopodomani, sul centro della stessa. Tutto il comparto genovese rischia di essere sottoposto a forti precipitazioni, a seguito di un rinvigorimento dell'attività temporalesca che dopo l'approccio iniziale trarrà una costante energia una volta attecchito il Catino Padano. Tutto questo potrebbe generare piogge auto rigeneranti e suggerire l'emissione di uno stato di allerta importante, per il comprensorio genovese, ma con possibile estensione anche a tutta l'area del Levante e alto tirrenica.

Situazione mercoledì 20 pomeriggio secondo il modello americano GFS. Tutto il Nord interessato dal peggioramento
Ribadisco la necessità di tornare su questo aspetto proprio per la difficoltà nell'inquadrare con correttezza la traiettoria reale di questi fenomeni. La provincia di Imperia, pur registrando disturbi, dovrebbe rimanere ancora una volta abbastanza al riparo. La ventilazione dalle nostre parti si manterrà tra debole e moderata, con importante e forte rinforzo soprattutto nella giornata di giovedì.
Riassumendo: instabilità crescente, per la nostra provincia già da domani con possibili precipitazioni sparse localizzate principalmente sulla parte estrema verso la Francia. Probabile intenso maltempo tra mercoledì e giovedì sul Centro, estremo Levante Ligure, alto Tirreno ma sostanzialmente su tutto il Nord con nubifragi e picchi precipitativi molto elevati. In ogni caso appuntamento a domani per un aggiornamento della situazione.






