Attualità - 18 agosto 2025, 18:30

Più tratti in galleria e meno viadotti o rilevati per la Armo-Cantarana

É la proposta avanzata dai Comuni di Pieve di Teco e Armo, attraverso le osservazioni firmate dall’ingegnere Gian Claudio Papone e dal geometra Riccardo Todde

Più tratti in galleria e meno viadotti o rilevati per la Armo-Cantarana

Più tratti in galleria e meno viadotti o rilevati. È questa la proposta avanzata dai Comuni di Pieve di Teco e Armo, attraverso le osservazioni firmate dall’ingegnere Gian Claudio Papone e dal geometra Riccardo Todde, sul progetto di realizzazione della Armo-Cantarana.

Le amministrazioni locali, pur riconoscendo l’importanza strategica dell’opera e ribadendo il loro sostegno alla realizzazione, chiedono maggiore attenzione al contesto naturale. "La richiesta che accomuna entrambe le comunità – si legge – è quella di ottenere un migliore rispetto dell’ambiente".
Secondo i tecnici, i viadotti e i tratti in rilevato genererebbero un impatto visivo e acustico rilevante, soprattutto nelle vallate che, per la loro conformazione, tendono ad amplificare i rumori del traffico. Per questo si chiede di privilegiare i passaggi sotterranei, limitando al massimo le opere a cielo aperto.
Un altro punto critico riguarda la movimentazione delle terre. Il progetto attuale, spiegano i Comuni, prevede rilevanti riporti di terreno che potrebbero compromettere la stabilità dei versanti, già molto acclivi e caratterizzati dalla presenza di numerose sorgenti idriche, con il rischio di innescare frane e smottamenti nel lungo periodo.

Sul fronte dei costi, inevitabilmente più elevati con l’aumento dei tratti in galleria, le amministrazioni hanno già avviato la ricerca di aree idonee al deposito del materiale di scavo, con l’obiettivo di trasformarle in spazi fruibili in futuro. Un ulteriore contributo alla riduzione delle spese potrebbe arrivare dall’“addolcimento” del tracciato della statale tra Pieve di Teco e Nava, grazie all’impiego del sistema delle terre armate.

Tra le proposte figura anche lo spostamento del raccordo previsto a Trastanello, che verrebbe realizzato direttamente ad Armo. Una modifica che – sottolineano i proponenti – consentirebbe un inserimento più armonico presso l’abitato di Trastanello e al tempo stesso la creazione, nei pressi di Armo, di nuove aree di deposito utilizzabili per il potenziamento della viabilità locale.
Infine, i Comuni ritengono indispensabile l’adeguamento della strada provinciale 9306, che collega Pieve di Teco ad Armo: un intervento necessario per consentire il transito in sicurezza dei mezzi pesanti e ridurre il rischio di incidenti.

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