"La parola d’ordine nel campo sarà condivisione: ragazzi e ragazze dai 15 ai 25 anni faranno un percorso che li porterà a conoscere gli Alpini, quello che fanno, come lavorano e operano quotidianamente. Nel periodo di permanenza al campo i giovani incontreranno i volontari delle varie specialità della Protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini (cinofili, alpinisti, logisti, addetti all’antincendio boschivo, all’attività idrogeologica, droni, informatica e telecomunicazioni) e della Sanità Alpina (primo soccorso, logistica ospedale da campo) che li coinvolgeranno con attività in aula e di pratica sul campo".
Un menù corposo, intenso e variegato, quello che illustra Federico Guadalupi, imperiese, giovane Alpino in congedo ma con intatta passione per le penne nere, in veste di direttore del campo scuola per ragazzi di Vinadio, Val Stura, promosso dall'Ana (Associazione nazionale alpini) dal 16 al 30 agosto.
"L'invito è esteso a tutti i ragazzi della provincia di Imperia e del resto della Liguria - fa sapere Guadalupi - per ora gli iscritti sono già un trentina, la maggior parte provenienti dal Piemonte ma anche da regioni lontane come la Calabria. C'è tempo sino a Ferragosto: per informazioni e iscrizione. Vi aspettiamo".
"Inoltre, visto lo stretto legame dell’Associazione Nazionale Alpini con le Truppe Alpine, i ragazzi potranno incontrare i militari e visitare alcune caserme operative delle vicinanze - prosegue Guadalupi - avranno la possibilità poi di condividere momenti conviviali, avere uno scambio di opinioni e comprendere, per chi lo ritenesse di interesse, il funzionamento delle Forze armate nell’era moderna".
Tute, attrezzature ed equipaggiamenti verranno forniti dall'Ana. Il motto del campo sarà "Metti il noi prima di io...". Un'esperienza che farà bene ai giovani di oggi che hanno voglia di imparare e vivere qualcosa di nuovo, facendo belle sane passeggiate in montagna, stando insieme e conoscendo gente nuova. Il team, oltre a Guadalupi, avrà il supporto di Valeria Massa e la super visione dal presidente sezionale Ana, Davide Spedale.
"Chi non potrà venire direttamente al raduno di Vinadio, al Forte Albertino, accompagnato in auto dai famigliari - ricorda Guadalupi - dovrà almeno raggiungere in treno Cuneo, poi penseremo noi al trasferimento al campo". Una cinquantina saranno i volontari-addestratori che guideranno i giovani nel loro percorso.






